Minneapolis sangue tra i banchi
Triste risveglio per Minneapolis che alle 8.30 ora locale (15.30 in Italia) ha vissuto l’ennesima sparatoria. Un uomo armato di tre armi e vestito di nero ha fatto irruzione nel complesso scolastico dell’Annunciation Catholic School, un complesso scolastico religioso che ospita bambini della materna fino alle medie. L’uomo avrebbe aperto il fuoco senza alcuna esitazione uccidendo due bambini e ferendone oltre venti, dieci dei quali ricoverati in ospedale in gravi condizioni. La polizia di Minneapolis, insieme all’FBI e ai soccorritori giunti sul posto hanno trovato l’aggressore morto per un colpo di arma da fuoco autoinflitto. Il killer sarebbe un ragazzo di circa 20 anni senza alcun precedente penale. Attualmente non è noto se si trattasse di un ex studente o di un ex impiegato che avesse collaborato con la scuola dell’Annunciazione. Il ventenne aveva un fucile e due pistole e avrebbe iniziato a sparare attraverso le finestre della chiesa, mentre si stava celebrando la messa. Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha definito quanto accaduto un “orribile atto di violenza”, mentre il sindaco Jacob Frey ha pubblicato un messaggio su X, affermando: “Sto pregando per i nostri figli ed insegnanti, la cui prima settimana di scuola è stata segnata da questa tragedia”. Dinamiche simili che si ripetono troppo spesso. Anche il Presidente degli Stati Uniti ha espresso vicinanza affermando che la Casa Bianca continuerà a tenere sotto controllo la situazione, invitando la popolazione americana a pregare insieme per le vittime. Il bilancio è ancora provvisorio. Le scene raccontate dai soccorritori sono devastanti: banchi rovesciati, sangue dappertutto, insegnanti che con i loro corpi cercavano di proteggere i propri alunni. Le autorità locali stanno offrendo supporto psicologico a tutte le persone coinvolte. La sparatoria di Minneapolis è solo l’ultima di una lunga scia di tragedie. Negli Stati Uniti da inizio anno si contano oltre 300 sparatorie, molte delle quali sarebbero avvenute proprio nelle scuole o in luoghi pubblici. Senza contare il trauma psicologico che resta a seguito di simili tragedie. Secondi i centri per la salute mentale infantile, un bambino coinvolto in una sparatoria come quella di Minneapolis può sviluppare disturbi da stress post-traumatico. Mentre già da domani il mondo dimenticherà questa vicenda, sui social iniziano a girare i nomi delle piccole vittime. Questa tragedia sta riportando alla luce non solo l’importanza di una regolamentazione per la detenzione di armi, ma anche sulla sicurezza nelle scuole e sulla necessità di adottare il prima possibile misure di prevenzione maggiormente efficaci per far sì che non accadano più simili tragedie.
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