L’Italia dei Borghi si accende: il grande viaggio di Natale tra emozioni, storia e meraviglia
Dicembre, in Italia, non è un mese: è un sipario che si apre tra fuoriporta.
Dietro quel sipario c’è un Paese che si accende come un presepe diffuso: borghi che diventano palcoscenici, castelli che si trasformano in fiabe, colline che profumano di legna e taverne, piazze che si riempiono di cori e mercatini.
Un Natale che non si guarda soltanto, ma si cammina, si assaggia, si respira. Un fuoriporta continuo tra Umbria, Lazio, Toscana e Marche, alla ricerca di quella magia che solo i piccoli centri sanno regalare.







Marcellano (PG): il borgo che diventa Betlemme
Il viaggio inizia in Umbria, tra le morbide colline che custodiscono Marcellano come un piccolo scrigno.
Qui, il Natale non si “fa”: si vive.
Il 26 e 28 dicembre e poi l’1, 4 e 6 gennaio, il borgo si trasforma in una piccola Palestina, con oltre cento figuranti che danno vita a botteghe, mercati, scene di vita quotidiana e una Natività che emoziona ogni anno migliaia di visitatori.
Tutto comincia dal pomeriggio, tra profumi di pane, taverne che scaldano l’aria e mercatini vivi di tradizione. All’imbrunire, le fiaccole si accendono e il Presepe Vivente di Marcellano — nato nel 1984 — diventa un viaggio sospeso tra luce e memoria.
Greccio (RI): dove il Presepe è nato davvero
Da un borgo che diventa Betlemme a quello dove Betlemme… è nata.
Greccio è il cuore spirituale del Natale: qui, nel 1223, San Francesco volle il primo Presepe vivente della storia.
Oggi quella notte ritorna nelle rievocazioni del 24, 26, 27 e 28 dicembre 2025 e del 1°, 3, 4, 6 gennaio 2026, ai piedi del Santuario.
Il borgo si completa con mercatini (dal 29 novembre al 6 gennaio), il Museo dei Presepi e il suggestivo Sentiero degli Artisti: tutto concorre a trasformare Greccio in un presepe diffuso che unisce fede, spettacolo e poesia.
Monterchi (AR): la Valtiberina che si illumina di torce
Il viaggio prosegue in Toscana, nel territorio che custodisce ancora le orme di Piero della Francesca.
A Le Ville di Monterchi, nelle stesse terre della Madonna del Parto, il Presepe Vivente accende la magia: il 26 e 28 dicembre e l’1, 4 e 6 gennaio, dalle 17:15 alle 19:15, un chilometro di storia immersa nel buio rivive grazie a torce, bracieri, botteghe, soldati romani, pastori e corti regali.
È un presepe potente, intenso, costruito con un anno intero di lavoro e passione, capace di emozionare chiunque ami le atmosfere d’altri tempi.
Vejano (VT): la perla della Tuscia che si fa racconto
In Tuscia il Natale profuma di pietra antica.
A Vejano — che sembra disegnato apposta per ospitare un presepe — tutto torna a vivere nelle date del 26 dicembre, 28 dicembre e 6 gennaio (con eventuale recupero il 4 gennaio).
Oltre 250 figuranti, 800 metri di percorso, fiaccole, botteghe, mestieri e la Natività nella Rocca trasformano il borgo in una Betlemme medievale a cielo aperto.
Un fuoriporta perfetto nella Tuscia più autentica, tra atmosfere calde, comunità unite e un racconto che dura da oltre vent’anni.
Piobbico (PU): la magia che scende dal Castello Brancaleoni
Nelle Alte Marche, Piobbico è una parentesi incantata.
Il 28 dicembre alle 17.30, il borgo si trasforma in un palcoscenico diffuso dove il Presepe Vivente prende vita tra mura di pietra, cantine antiche e il meraviglioso Castello Brancaleoni che osserva tutto dall’alto.
Un appuntamento amatissimo, alla sua 28ª edizione, che unisce tradizione, suggestione e un pizzico di mistero medievale.
Bellegra (RM): un Natale che pattina
Bellegra, dal 7 dicembre al 6 gennaio, diventa un piccolo villaggio tirolese tra monti e luci.
Mercatini, laboratori, spettacoli e — soprattutto — una grande pista di pattinaggio aperta ogni giorno trasformano il borgo romano in una meta vivace, piena di musica e sorrisi.
Tra dj set, Babbi Natale in moto, cori e degustazioni tipiche, Bellegra regala un Natale che è un vero abbraccio collettivo.
Serra de’ Conti (AN): un Natale che cresce, si apre e sorprende
Nelle Marche, Serra de’ Conti vive il Natale come un libro da sfogliare giorno per giorno.
Dal 1° al 25 dicembre, ogni giornata regala qualcosa: zampognari, spettacoli, musica itinerante, laboratori creativi, presepi, giochi, cori, candele e perfino una suggestiva Escape Room notturna nel Museo delle Arti Monastiche, ispirata al misterioso diario di Padre Orsi.
Un Natale che è un cammino, una sorpresa continua.
Leonessa (RI): un mese intero di emozioni
Infine, Leonessa: qui il Natale è un romanzo di luci e tradizioni.
Dal 7 dicembre al 6 gennaio il paese si anima con accensioni, presepi, cinema, tombolate, concerti, mercatini, fuochi, antichi riti, cioccolata calda, fiaccolate e un Capodanno in piazza.
Una festa continua che accompagna l’intera comunità fino all’arrivo della Befana.
Un Natale da vivere, non da raccontare
Dalla Valle Santa alla Valtiberina, dalla Tuscia alle Marche, l’Italia dei borghi regala un Natale che è un viaggio sensoriale, spirituale, gastronomico ed emotivo.
Un mosaico di storie che non aspettano altro che essere scoperte, passo dopo passo, come un grande fuoriporta d’inverno.
Il resto?
Sta solo scegliendo da dove cominciare.
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