Giustizia

Niente misura cautelare per la sindaca dimissionaria di Prato Bugetti

di Redazione -


Il giudice per le indagini preliminari di Firenze ha respinto la richiesta di misura cautelare nei confronti della sindaca dimissionaria di Prato, Ilaria Bugetti, coinvolta in un’inchiesta per corruzione, mentre ha disposto gli arresti domiciliari per l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, ritenuto figura centrale del presunto sistema illecito. L’indagine, condotta dal Ros dei Carabinieri di Firenze, si concentra su una serie di episodi corruttivi nei quali la sindaca di Prato avrebbe favorito gli interessi dell’imprenditore in virtù di un rapporto personale di amicizia e gratitudine, secondo quanto scrive il gip nel provvedimento. Il giudice ha riconosciuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti di entrambi gli indagati, accogliendo in pieno l’impostazione della Procura della Repubblica di Firenze, che aveva delineato un quadro di pressioni e favoritismi protrattisi nel tempo. Tuttavia, solo per Matteini Bresci è stata ritenuta attuale la necessità di una misura cautelare. Secondo il gip, l’imprenditore mostra una “tendenza ad utilizzare le persone che ricoprono cariche pubbliche per piegarne la funzione ai propri interessi”, facendo così emergere un pericolo concreto di reiterazione del reato. È questo il motivo alla base della decisione di sottoporlo agli arresti domiciliari.

Diversa, invece, la posizione dell’ex sindaca Bugetti

Nonostante il giudice abbia condiviso l’accusa nei suoi confronti, valutando come credibili e documentati i comportamenti contestati, ha ritenuto venute meno le esigenze cautelari in seguito alle sue dimissioni dalla carica di primo cittadino, presentate nei giorni scorsi. Sebbene le dimissioni non siano ancora formalmente irrevocabili – lo saranno soltanto allo scadere del termine di 20 giorni previsto dall’articolo 53 del Testo Unico degli Enti Locali – il gip ne ha riconosciuto la serietà e definitività, valutando che non vi siano più rischi legati alla possibilità che Bugetti possa tornare a incidere sull’attività amministrativa o reiterare condotte illecite. L’inchiesta scuote profondamente la vita politica cittadina e arriva a pochi giorni dalle elezioni europee, aprendo ora interrogativi sul futuro amministrativo della città e sul ruolo avuto dall’imprenditoria locale nelle dinamiche pubbliche. La Procura proseguirà le indagini per chiarire l’intera rete di rapporti e responsabilità.


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