“Non ci casco”: accessori moto, Made in Italy contraffatto per 90 milioni di euro
Sequestrati 5 milioni e mezzo di articoli in tutta Italia
Proseguono i servizi ad "alto impatto" di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Le aree interessate oggi sono quelle del centro di Napoli, in particolare dei quartieri "San Lorenzo-Vicaria" dove, dalle prime ore del mattino, circa 300 operatori delle diverse forze dell'ordine sono impegnati nell'esecuzione di numerose perquisizioni, 30 settembre 2023. ANSA/UFFICIO STAMPA +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++ NPK +++
Accessori per moto, la Guardia di Finanza di Torino ha effettuato il blitz “Non ci casco” a tutela del Made in Italy. E ha sequestrato prodotti contraffatti in diverse città per un valore di 90 milioni di euro.
Operazione “Non ci casco” contro la contraffazione del Made in Italy
La denuncia riguarda i responsabili di quattro imprese coinvolte, accusati di vendita di prodotti industriali con marchi contraffatti, in violazione delle norme sul Made in Italy. Segnalato uno dei soggetti anche per frode in commercio e per aver importato prodotti pericolosi per la sicurezza delle persone.
L’operazione, denominata “Non ci casco”, ha visto il Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino indagare sulla vendita di prodotti per auto e dispositivi di protezione individuale per moto e bici. Tra questi, caschi, visiere, dispositivi di comunicazione elettronica, batterie per auto, kit di sicurezza e catene da neve.
Il traffico interessava prodotti, prevalentemente di origine cinese o comunque estera, falsamente presentati come italiani tramite segni, nomi e simboli sulla confezione e sugli stessi accessori. Tra questi, riproduzioni dei colori e delle forme della bandiera italiana, per trarre in inganno i consumatori sulla loro provenienza.
I depositi di accessori per moto in tutta Italia
Dopo un monitoraggio accurato delle catene commerciali retail specializzate, i finanzieri hanno individuato importanti depositi nelle province di Milano, Mantova, Verona, Vicenza, Bologna e Modena.
Su disposizione della Procura di Torino, le Fiamme Gialle hanno perquisito questi siti, oltre a punti vendita e store monomarca nel torinese e in altre zone d’Italia.
Hanno così sequestrato oltre 5,5 milioni di prodotti, inclusi 144mila caschi per moto e bici, tutti con false indicazioni sull’origine italiana e destinati sia al mercato nazionale sia a quello estero. Il valore commerciale stimato dei prodotti sequestrati supera 90 milioni di euro.
Caschi insicuri
Prima del blitz “Non ci casco” sulla contraffazione del Made in Italy nel settore accessori moto, l’autorità giudiziaria ha ordinato perizie specifiche su 10mila caschi per moto e 5mila caschi per bici. Le analisi hanno evidenziato che questi caschi non rispettano la normativa vigente in materia di omologazione, presentando gravi carenze strutturali e mancanza dei requisiti minimi di sicurezza.
Gli investigatori, tramite analisi documentali e tracciamento dei flussi commerciali, hanno ricostruito l’intera filiera, dando così il via al blitz “Non ci casco” sul Made in Italy contraffatto nel comparto accessori moto. I prodotti importati dall’estero venivano confezionati con imballaggi che richiamavano falsamente la provenienza italiana prima di essere immessi sul mercato nazionale ed estero senza alcuna trasformazione sostanziale. I prodotti risultano provenire prevalentemente da Cina e Vietnam.
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