Ambiente

Nucleare, il Governo ci crede. Descalzi (Eni) pure

di Angelo Vitale -


Nucleare, il Governo ci crede. “Io sono decisamente favorevole, credo che la neutralità carbonica al 2050 si possa raggiungere in gran parte con le rinnovabili ma la convinzione, anche del tavolo del G7 e del G20, è che senza nucleare non si riesca a raggiungerla, globalmente e come Paese”. Queste le parole del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin a Mattino Cinque su Canale 5. “Non parliamo più di centrali di vecchia generazione – ha precisato Pichetto – . La ricerca va verso centrali a fissione di quarta generazione, senza attendere ancora. Per la fissione si parla di mini-centrali con una serie di garanzie che possono essere il futuro. Noi rimaniamo nella ricerca e nella sperimentazione”.

Sulla ricerca, per Elsevier siamo primi in Europa, con Francia e Germania e settimi al mondo per qualità e numero di citazioni. Più del doppio di quelle sulla ricerca nucleare sono dedicate alla collaborazione con l’industria.

L’industry, appunto. Pichetto è in perfetta sintonia con la manovra di Claudio Descalzi. Del mese scorso da Eni un accordo con Commonwealth Fusion Systems, spin-out del Mit per accelerare l’industrializzazione dell’energia da fusione. Fa seguito ad un investimento del 2018. Entro il 2025 sarà operativo Sparc, impianto pilota a confinamento magnetico e a produzione netta di energia da fusione. Farà da banco di prova per Arc, prima centrale elettrica da fusione per immettere elettricità in rete, operativa nei primi anni del 2030.


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