Panettone, storia e origini del dolce natalizio per eccellenza
La soddisfazione del panettone fatto in casa. Consigli e accorgimenti per un risultato di assoluta golosità.
Il panettone è uno dei dolci più riconoscibili della tradizione italiana, ma la sua nascita affonda le radici nella Milano del Quattrocento. Le fonti storiche indicano che già tra XV e XVI secolo esisteva un pane arricchito preparato in occasione delle feste, antenato diretto del panettone moderno. La sua evoluzione è legata alla cultura gastronomica lombarda, dove il pane festivo aveva un forte valore simbolico.
La leggenda di Toni
Tra le storie popolari, la più celebre è quella di Toni, lo sguattero della corte di Ludovico il Moro. Secondo la tradizione, durante un banchetto natalizio il cuoco bruciò il dolce previsto e Toni improvvisò un impasto ricco di burro, uova, uvetta e canditi. Il risultato fu talmente apprezzato da essere ricordato come Pan de Toni, da cui deriverebbe il nome panettone. Pur non essendo verificabile storicamente, questa leggenda è diventata parte integrante dell’immaginario collettivo.
Perché il panettone è il dolce delle feste
Il legame tra panettone e Natale nasce da una tradizione medievale. Preparare un pane speciale per celebrare le ricorrenze religiose più importanti. A Milano, la sera della Vigilia, la famiglia si riuniva attorno a un grande pane dolce condiviso come gesto di buon auspicio. Con il tempo, questo rito si è consolidato, trasformando il panettone nel dolce natalizio per eccellenza.
Dal rito familiare alla diffusione nazionale
Il vero salto avviene nel Novecento, quando la produzione industriale rende il panettone accessibile a tutti. Le grandi aziende dolciarie milanesi contribuiscono a diffonderlo in tutta Italia, fino a farlo diventare un simbolo delle feste riconosciuto nel mondo.
In nostro panettone fatto in casa
Ingredienti (per 1 panettone da 1 kg)
Primo impasto
- 250 g farina manitoba (W alto)
- 70 g zucchero
- 80 g burro morbido
- 10 g lievito di birra fresco
- 3 tuorli
- 120 ml acqua tiepida
Secondo impasto
- 80 g farina manitoba
- 80 g zucchero
- 80 g burro morbido
- 3 tuorli
- 1 cucchiaino di miele
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- Scorza grattugiata di 1 arancia e 1 limone
- 150 g uvetta ammollata e strizzata
- 80 g canditi (arancia o cedro, opzionali)
- 4 g sale
Procedimento
1. Primo impasto (sera)
- Sciogli il lievito nell’acqua tiepida.
- Aggiungi farina e zucchero, poi i tuorli uno alla volta.
- Quando l’impasto prende corpo, incorpora il burro morbido a pezzetti.
- Impasta fino a ottenere una massa liscia ed elastica.
- Copri e lascia lievitare 12 ore o finché triplica.
2. Secondo impasto (mattina)
- Aggiungi al primo impasto: farina, zucchero, miele, aromi e tuorli.
- Impasta bene, poi incorpora il burro morbido e infine il sale.
- Quando l’impasto è liscio, aggiungi uvetta e canditi.
- Lascia riposare 30 minuti.
3. Pirlatura e seconda lievitazione
- Forma una palla liscia (pirlatura).
- Metti l’impasto nel pirottino da panettone.
- Lascia lievitare 4–6 ore, finché arriva a 2 cm dal bordo.
4. Cottura
- Incidi una croce sulla superficie e aggiungi un fiocco di burro al centro.
- Cuoci in forno statico a 170°C per 50–55 minuti.
- Se scurisce troppo, copri con alluminio.
- A fine cottura, infilza la base con due spiedi e capovolgi il panettone per almeno 6 ore (fondamentale per non farlo collassare).
Consigli da pasticceria
- Usa farina molto forte (manitoba vera): regge meglio il burro.
- L’impasto deve essere elastico e lucido, mai troppo duro.
- Lievitazioni lente = profumo e morbidezza.
- Per un aroma più intenso, lascia uvetta e canditi a bagno in rum o marsala.
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