Economia

Dai voli alle Uova, la stangata di Pasqua

di Giovanni Vasso -


Cara, carissima Pasqua: quanto ci costerai. Le feste si avvicinano e per gli italiani ci sono già due notizie. Una brutta, l’altra amara. Come accade per ogni ponte, festività, vacanza che si rispetti son già aumentati i prezzi dei biglietti aerei, specialmente quelli da e verso le isole maggiori, Sicilia e Sardegna. È questa è la notizia brutta. Che si accompagna, quest’anno, a quella amara. Già, perché quest’anno non ci si potrà consolare con leccornie e dolcezze tipiche della Pasqua. E non per mantenersi in linea in vista della prova costume da qui a qualche mese. Le famiglie italiane dovranno fare i conti con i rincari delle uova di Pasqua a causa dei disastri climatici e dei raccolti rovinati in Africa e in giro per il mondo.

Per quanto riguarda i viaggi, il centro formazione e ricerca sui consumi di Assoutenti ha passato al setaccio le tariffe aeree proposte dalle compagnie. Tanto per raggiungere le mete estere quanto per i collegamenti con Sicilia e Sardegna, che saranno presi d’assalto da migliaia e migliaia di persone che vivono e lavorano “in continente” e che torneranno a casa dei parenti per trascorrere la Pasqua. Secondo Assoutenti, che ha preso a benchmark il periodo tra il 29 marzo e il 2 aprile prossimi, “chi acquista oggi un biglietto andata e ritorno per l’aeroporto di Catania spende un minimo di 365 euro partendo da Torino, 319 euro da Verona, 317 euro da Venezia”. Un po’ meglio andrà a chi partirà da Roma “dove il biglietto per Catania parte da 144 euro”. Catania piange, Palermo ha poco da ridere. “Se invece si vuole raggiungere Palermo, per le stesse date si spendono 305 euro partendo dallo scalo di Forlì, 295 euro da Bologna, 288 euro da Torino, 259 euro da Milano”. Non andrà meglio a chi, invece, si prepara a raggiungere la Sardegna: “il biglietto da Bologna ad Alghero parte da 334 euro, 323 euro se si atterra a Cagliari; per volare a Cagliari partendo da Verona la spesa minima è di 279 euro”. Ma sono dei prezzi indicati dal momento che secondo i consumatori “a tali cifre occorre poi aggiungere la spesa per il bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere, balzelli che fanno salire enormemente il costo finale del biglietto”. Questo per tacere dei collegamenti europei con i prezzi che, secondo Assoutenti, sono lievitati in previsione delle vacanze e, dunque, del maggior numero di potenziali utenti che affolleranno gli aeroporti nel ponte di Pasqua. Il presidente Assoutenti Gabriele Melluso pronuncia parole amare: “Con queste tariffe, viaggiare in aereo sta diventando sempre più un lusso per ricchi: una situazione che lede il concetto di continuità territoriale e danneggia non solo i consumatori, costretti a rinunciare alle partenze o tagliare i giorni di vacanza, ma anche le imprese locali, disincentivando il turismo”. A questo proposito, il presidente Assoturismo-Confesercenti Vittorio Messina ha riferito all’Adn Kronos che la finestra pasquale “sarà il primo banco di prova per testare come funzionerà il turismo nel 2024” e fornirà “dati indicativi sia sulle città d’arte che su altre località come quelle montane”. Allo stato attuale, ha spiegato Messina, “oggi le prenotazioni di Pasqua dell’arco alpino sono pari al 74% della disponibilità online mentre sono ancora al 40% per le destinazioni dell’Appennino”. Il cambiamento climatico, dunque, pesa, eccome, sugli affari di un settore fondamentale per l’economia italiana quale il turismo. Ma il climate change avrà anche un altro effetto, grave, sulle tasche delle famiglie. Quest’anno, infatti, le uova di Pasqua costeranno molto di più. L’analisi del Codacons non lascia spazio ai dubbi: quest’anno i dolci di cioccolata potranno costare, in media, fino al 24% in più. In alcuni casi, i rincari potrebbero ripercuotersi fino al 40% sul prezzo finale. Ciò accade perché le quotazioni del cacao sono le più alte dal 1977 a questa parte. Una tonnellata di materia prima costa fino a 6mila dollari. Accade perché nell’Africa occidentale il raccolto è andato decimato, quando addirittura perduto. Colpa dei fenomeni avversi meteo che in Costa d’Avorio e Ghana hanno colpito le piantagioni. Le piogge portate da El Nino hanno causato effetti rilevanti e pesanti. Ma occhio, che la stangata non è finita. Il prezzo dello zucchero, infatti, continua la sua marcia inarrestabile e anche le uova stanno subendo dei rialzi consistenti. Insomma, la Pasqua 2024 rischia di essere davvero amara per le famiglie italiane.


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