Economia

Pnrr, Fitto annuncia: ecco la terza rata, governo non ha colpe dei ritardi

di Giovanni Vasso -

RAFFAELE FITTO MINISTRO


Fumata bianca in parlamento: habemus terza rata del Pnrr. Il ministro Raffaele Fitto lo ha annunciato, oggi, alla Camera durante il dibattito sulle mozioni legate al piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma dal titolare del dicastero alle politiche europee, Sud e Pnrr, una stoccata all’indirizzo di Giuseppe Conte, Mario Draghi e dei loro governi, che hanno preceduto l’esecutivo Meloni in carica. “I 55 obiettivi, 25 già raggiunti del precedente governo cui se ne sono aggiunti 30, sono stati inviati alla Commissione europea, si è aperta una fase di confronto che non ha ritardi, come scritto nelle mozioni. Si è aperto un confronto che ritengo si chiuderà nelle prossime ore positivamente. C’è una verifica costruttiva che vedo molto difficile possa individuare una responsabilità e dei ritardi in capo al nostro governo”.

Le parole sembrano annunciare che l’impasse, che era diventata imbarazzante con i balletti di responsabilità tra Roma e Bruxelles e il braccio di ferro che da economico era diventato squisitamente politico. Solo nelle scorse ore, paventando una rapida soluzione di un confronto lunghissimo e defatigante, il ministro Giancarlo Giorgetti aveva puntato il dito contro la “cavillosità” dei burocrati dell’Unione europea.

Fitto inoltre ha spiegato ai deputati che “non esiste nessun corto circuito rispetto al sistema dei controlli, il governo è in linea di coerenza con il Dl di attuazione del Pnnr del governo Draghi, che non richiama in alcun modo il tema del controllo concomitante, che fa riferimento a due provvedimenti precedenti all’approvazione del Pnnr”. E dunque ha sottolineato come “lo scudo erariale” sia stato “approvato dal Conte II e prorogato dal governo Draghi e Meloni”. Pertanto Fitto spiega: “Non riesco a cogliere la negatività della decisione del nostro governo a fronte delle due decisioni precedenti”.

Infine, il ministro Raffaele Fitto esclude, categoricamente, che i fondi del Pnrr possano essere utilizzati per acquistare armi: “Il governo non ha alcuna intenzione di utilizzare le risorse del Pnnr per finanziare armi. Lo abbiamo già detto e ribadito. Confermo questo aspetto per quanto ci riguarda”.


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