Cultura & Spettacolo

Premio Strega 2023: vince “Come d’aria” il potente libro di esordio di Ada d’Adamo

di Eleonora Ciaffoloni -


È stato “Come d’aria”, il potente libro di esordio di Ada d’Adamo ad aggiudicarsi il Premio Strega 2023. Una storia autobiografica e toccante della stessa autrice, che è scomparsa all’età di 55 anni lo scorso primo di aprile, due giorni dopo essere entrata nella dozzina del più ambito riconoscimento letterario italiano.  Si tratta della quinta vittoria postuma, in 77 edizioni di premio. Nel libro edito da Elliot, la scrittrice ha narrato della malattia che l’ha portata alla morte e del rapporto con la figlia Daria, nata con pluridisabilità, e da lei accudita 16 anni.

In “Come d’aria” l’autrice – artista e non scrittrice di professione – ripercorre la nascita e i primi anni della figlia Daria, affetta da una grave malattia congenita e poi il racconto, dal 2017, della scoperta del tumore e delle cure molto pesanti a cui si è sottoposta, accompagnate dalla paura principale è quella di perdere il contatto fisico con Daria, che è parte fondamentale della comunicazione con un figlio che ha delle fragilità così importanti. A ritirare il Premio il marito di D’Adamo, Alfredo Favi che, commosso, è riuscito a dire: “un premio inaspettato e meritato”. Insieme a lui abnche Loretta Santini, editrice della Elliot ha ringraziato “tutti quelli che hanno creduto in questo libro” rifiutato da molti editori.

Il libro di D’Adamo, che si era già aggiudicato il Premio Strega giovani e lo Strega Off 2023, ha prevalso alla votazione finale con 185 voti: al secondo posto è arrivata Rosella Postorino con “Mi limitavo ad amare te” (Feltrinelli) con 170 voti, terzo posto per Andrea Canobbio con “La traversata notturna” (La nave di Teseo) con 75 voti, al quarto Maria Grazia Calandrone con “Dove non mi hai portata” (Einaudi) con 72 voti e al quinto Romana Petri con “Rubare la notte” (Mondadori) con 59 voti. A presiedere il seggio Mario Desiati, vincitore del Premio Strega 2022 con «Spatriati» (Einaudi). Hanno votato in 561 su 660 aventi diritto, pari a circa l’85%.


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