Cultura & Spettacolo

Quando le parole di Eleonora Geria danno un suono più dolce al silenzio

di Redazione -


Un bambino nato sordo; una madre che fatica ad accogliere la diversità del figlio ma che non si rassegna. La lotta per riappropriarsi della normalità, tra visite mediche, interventi chirurgici e un dolore costante che si trasformerà in un’accettazione amorevole giorno per giorno. Una storia vera sulla maternità e sulla famiglia, capace di entrare nel cuore quella narrata da Eleonora Geria nel suo primo romanzo “Un senso di te” in libreria dal 19 maggio. Un romanzo capace di dare voce ai sentimenti più profondi e contrastanti, alle dinamiche familiari che inevitabilmente si modificano, ai tanti perché. Che cosa non farebbe una madre per aiutare un figlio in difficoltà? Cambierebbe la propria vita; ribalterebbe orari, abitudini, certezze; lascerebbe il lavoro per dedicare tempo ed energie solo a lui. È quello che accade ad Eleonora: la sua esistenza si trasforma radicalmente dopo la scoperta che Nicola, il suo primogenito, è sordo. Un muro di silenzio profondo, abissale, sembra separarlo dal mondo. Una distanza che pare incolmabile, un isolamento che fa paura e con il quale è difficile immedesimarsi se non lo si prova sulla propria pelle, se non si vive a stretto contatto con chi deve affrontarlo ogni istante e da quando è nato non ha mai sentito suoni, rumori, musiche, parole. Eleonora non si rassegna. Vuole combattere per migliorare la situazione del figlio, vorrebbe “guarire” Nicola, farlo vivere come ogni ragazzo “normale”. Negli anni spinge per sottoporlo a ben cinque interventi chirurgici e ogni volta l’illusione è l’anticamera per una delusione più profonda. Il tempo porta soltanto nuove incertezze, nuove difficoltà, con l’ansia di non sapere se si sta facendo la scelta giusta, se l’aiuto che vorremmo portare non si trasformi nell’affannoso e forse presuntuoso inseguimento di una normalità senza senso. Nicola cresce precipitando dentro se stesso, non sente il suono della propria voce, spesso per farsi capire ricorre a capricci terribili. Intorno a lui si muovono confusi il marito di Eleonora, Gigi, il nonno, gli amici che non sanno come comportarsi, e poi i due fratellini, Valeriano e Fabio Massimo, che si contendono le sue attenzioni. Eleonora sembra l’unica in grado di fare da ponte tra suo figlio e il resto del mondo. Il suo è un mondo sospeso fatto di ospedali, dottori, attese fuori dalla sala operatoria, studi di specialisti, sempre con l’ultima speranza nel cuore, e tante notti passate sulla sedia accanto al letto di Nicola per vegliarlo, appesa a un suo minimo cenno. Il racconto serrato e coinvolgente di una sfida d’amore che coinvolge una madre e tutta la sua famiglia. Sullo sfondo il tema della diversità che da ostacolo può diventare ricchezza e dono per le persone.

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