Roma Caput pacis Abu Mazen smentisce le opposizioni
Roma si riscopre Caput pacis, Capitale della pace. La presenza di Abu Mazen ad Atreju, al fianco della premier Meloni, è l’immagine plastica dell’impegno del governo nella crisi mediorientale. Se il leader dell’Autorità palestinese ribadisce una verità semplice quanto scomoda: senza uno Stato palestinese, la regione continuerà a bruciare; la Meloni dal canto suo rivendica il ruolo dell’Italia nella stabilizzazione di Gaza e nelle riforme dell’Autorità palestinese.
Abu Mazen ribadisce che uno Stato sovrano non sarà una minaccia ma un presidio di sicurezza (anche se, come abbiamo detto più volte, il problema è che Hamas rivincerebbe le elezioni a mani basse). Ma soprattutto Abu Mazen ringrazia l’Italia per “gli aiuti umanitari offerti in grande misura, nelle cure mediche per i bambini e nella partecipazione alla forza di sicurezza che vigila nel valico di Rafah” (altro che l’inutile Flotilla). Parole che zittiscono definitivamente le opposizioni di casa nostra, smentendo la narrazione secondo cui il governo non avrebbe fatto abbastanza per il popolo palestinese.
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