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Stangata a Ryanair per l’ostracismo alle agenzie di viaggio

Maxi multa da 255 milioni, la compagnia annuncia il ricorso

di Maria Graziosi -

AEROPORTO KAROL WOJTYLA RYANAIR AEREO AEROPLANO


Ryanair voleva atterrare le agenzie di viaggio ma si ritrova, adesso, con una maxi sanzione dell’Antitrust sul groppone. La compagnia (ex) low cost è stata letteralmente stangata dall’autorità garante per la concorrenza e il mercato. Che ha bacchettato l’iniziativa avviata sul proprio sito e sulle sue piattaforme online che miravano a tenere gli operatori fuori dalla possibilità di acquistare biglietti per i loro clienti. Avrebbero voluto disintermediare, i manager di Ryanair. Si sono ritrovati a sbattere il grugno su una sfogliatella da 225,7 milioni di euro.

Ryanair, le compagnie di viaggio e l’Antitrust

L’authority ha stabilito che Ryanair avrebbe abusato della sua posizione dominante nel mercato dei trasporti aerei di linea passeggeri, nazionali ed europei, dal momento che ricopre una quota di mercato che oscilla tra il 38 e il 40 per cento. Così, secondo l’autorità garante, i dirigenti della compagnia avrebbero tentato di attuare “una complessa strategia per bloccare, ostacolare o rendere più difficile, economicamente o tecnicamente oneroso, l’acquisto dei voli di Ryanair sul sito ryanair.com da parte delle agenzie di viaggio, Ota e fisiche, in combinazione con voli di altri vettori e con altri servizi turistici e assicurativi”.

Una vicenda che risale alla fine del 2022 e che si è trascinata nel corso del tempo fino a raggiungere il culmine alla metà del mese di aprile 2023, quando la compagnia ha introdotto il contestatissimo riconoscimento facciale per l’acquisizione dei biglietti. Ma non basta perché, nel 2024, Ryanair ha deciso graziosamente di concedere alle agenzie di viaggio di poter prenotare biglietti online a patto che non li comprassero insieme a servizi offerti da terzi. Ad aprile 2025, Ryanair – rendendo disponibile alle Ota la soluzione completa whitelabel iFrame – ha fornito l’integrazione delle applicazioni informatiche che permettono di ripristinare corrette condizioni di concorrenza nel mercato a valle dei servizi turistici. Il conto finale è salatissimo: 225,7 milioni di euro.

La compagnia aerea si ribella: “Sanzione bizzarra”

Ryanair, da parte sua, annuncia battaglia. E dà appuntamento, a tutti, in tribunale: “Ryanair ha incaricato oggi i propri avvocati di presentare ricorso immediato sia contro la sentenza bizzarra e infondata sia contro la multa di 256 milioni di euro, ingiustamente comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”. Che, secondo l’azienda, “mira a ignorare – e ribaltare – la precedente sentenza del Tribunale di Milano del gennaio 2024, che ha dichiarato che il modello di distribuzione diretta di Ryanair indubbiamente avvantaggia i consumatori e porta a tariffe competitive”. Forti del proprio diritto, dalle parti della low cost sono sicuri: “I tentativi infondati dell’Agcm di ridefinire un periodo di tempo dopo la sentenza del Tribunale di Milano e di affermare erroneamente che Ryanair detenga una posizione dominante sui servizi aerei da e per l’Italia saranno annullati. Questa sentenza e la sanzione sono giuridicamente infondate e saranno annullate in appello”.

La soddisfazione degli agenti di viaggio

Le agenzie di viaggio, invece, esultano per la stangata atterrata tra capo e collo di Ryanair: “La sanzione – si legge in una nota firmata da Aiav, l’associazione italiana degli agenti di viaggio – arriva al termine di un procedimento aperto proprio su segnalazione di Aiav nel settembre 2023, a cui l’associazione ha fornito un contributo istruttorio rilevante, documentando l’applicazione sistematica di condizioni discriminatorie, l’assenza di alternative concorrenziali su numerose rotte e la continuità delle pratiche anche dopo l’avvio formale dell’istruttoria”. Il presidente Fulvio Avataneo ha chiosato: “L’Autorità ha chiarito che il mercato non può essere governato per saturazione e interdizione. Quando un operatore dominante utilizza leve tecnologiche e contrattuali per estromettere l’intermediazione, non sta efficientando il sistema: ne sta alterando l’equilibrio concorrenziale”.

La posizione dei consumatori

La vicenda Ryanair-agenzie di viaggio fa insorgere pure i consumatori. Per Assoutenti, la sanzione è “irrisoria” per un’azienda che “negli ultimi tre anni ha fatturato complessivamente trenta miliardi di euro”. E quindi ritiene più utile “un intervento di moral suasion, che incida direttamente sul comportamento della compagnia attraverso obblighi chiari di condotta lecita e un percorso strutturato e costante di impegni verificabili nel tempo”.


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