L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Attualità

Sciopero Cgil, Landini: “Il Paese chiede cambiamenti” ma le adesioni sono basse

di Flavia Romani -

MAURIZIO LANDINI CGIL


Nel giorno dello sciopero generale proclamato dalla Cgil contro la legge di bilancio, il segretario generale Maurizio Landini è intervenuto a Firenze, guidando il corteo partito da piazza Santa Maria Novella e destinato a concludersi in piazza del Carmine, nell’Oltrarno, dove ha tenuto il comizio finale. Landini ha ribadito che “è necessario cambiare le politiche economiche”, sottolineando come “il Paese reale chieda cambiamenti” e come il sindacato “non intenda fermarsi”.

Landini guida lo sciopero, i dati della Cgil e le adesioni

Secondo i dati diffusi dalla Cgil, alla mobilitazione hanno partecipato oltre mezzo milione di persone in più di cinquanta manifestazioni organizzate in tutta Italia. L’adesione media allo sciopero avrebbe raggiunto il 68%. Anche se nelle città, tra trasporti, scuola e settore sanitario, sembrerebbero esserci stati minori disagi rispetto agli scioperi precedenti.

A Firenze, città simbolo della giornata, si sono radunati circa 100mila partecipanti. In testa al corteo, accompagnato da una banda musicale, figuravano lo striscione della Cgil Toscana insieme al segretario regionale Rossano Rossi e a quello fiorentino Bernardo Marasco. Presenti anche esponenti politici come il segretario regionale del Pd, Emiliano Fossi, e la sindaca di Firenze, Sara Funaro. Accanto ai simboli sindacali, numerose bandiere della Palestina e della pace.

Nel suo intervento, Landini ha denunciato la difficoltà crescente delle famiglie: “Non si arriva a fine mese, i salari sono bassi, si continua a prendere dai lavoratori e dai pensionati senza intervenire dove ci sono davvero le risorse”. Ha criticato inoltre l’aumento delle spese per la difesa, sostenendo che “gli Stati investono sempre più nelle armi mentre il lavoro continua a essere sfruttato”. Per il leader sindacale, la mobilitazione dimostra che “la maggioranza del Paese non sostiene le politiche del governo” e che esiste una richiesta forte di “cambiamento sociale ed economico” rivolta a Parlamento ed Esecutivo.

Di segno opposto la reazione del centrodestra. Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha parlato di “isolamento della Cgil”, definendo incomprensibile l’agitazione “in un momento in cui l’occupazione è ai massimi storici”. Ha difeso la manovra, ricordando gli stanziamenti su pensioni, giovani ed energia, e accusato le precedenti forze di governo di aver generato debito con il superbonus.


Torna alle notizie in home