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Terremoto, allarme nel Pacifico: balene spiaggiate

di Claudia Mari -


A seguito della violenta scossa di terremoto di magnitudo 8.8 che è stata registrata al largo della Kamchatka in Russia (nella notte italiana, alle ore 1.24), quattro balene si sono arenate sulla costa della città di Tateyama, nella prefettura di Chiba, in Giappone.  L’ipotesi è che lo spiazzamento sismico o l’onda sonora abbia disorientato i cetacei.

Il fenomeno è accaduto poco dopo le forti scosse per le quali è stata diramata un’allerta tsunami in varie aree del Pacifico, tra cui anche il Giappone. Come reso noto dalle autorità russe, onde di 3-4 metri (le più potenti hanno raggiunto anche i 5 metri), provocate dal terremoto, sono state registrate nel distretto di Elizovsky, in Kamchatka. L’epicentro del sisma è stato localizzato a circa 119 chilometri a est di Petropavlovsk, sempre nella penisola di Kamchatka, a una profondità di 20,7 chilometri.

Ma non solo sulla costa russa.  Anche in Giappone l’Agenzia meteorologica nazionale (Jma) ha lanciato l’allarme lungo tutta la costa orientale, invitando la popolazione ad allontanarsi dalla costa ed evacuare nelle aree più sicure. L’agenzia ha riferito che a Hokkaido sono state registrate scosse di magnitudo 2 sulla scala sismica giapponese di 7. Per precauzione è stata decisa l’evacuazione del personale della centrale atomica di Fukushima.

In allerta, nelle prime ore, anche gli Stati Uniti, in particolare le Hawaii, sotto osservazione. Fortunatamente, al momento, non si è registrato nulla di rilevante. A dirlo il governatore Josh Green: “Finora non abbiamo visto alcuna onda di rilievo, il che è un grande sollievo per noi”. E, ha aggiunto, non sono stati segnalati danni: “Prevediamo che ci vorranno almeno due o tre ore prima di poter dire tutto libero. Per ora, però, tutto bene”. Alcune tre le onde più forti registrate alle Hawaii erano alte più di un metro e mezzo, riporta la Cnn. Il capitano della guardia costiera, Nicholas Worst, ha reso noto che sono stati chiusi tutti i porti commerciali e sono state dispiegate navi e aerei in caso di emergenze.


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