Cronaca

Terrore a Graz in Austria: spari a scuola, dieci morti e 28 feriti

Chi è l'ex studente che ha sparato in classe Il cancellerie: "Una tragedia nazionale" Il cordoglio di Meloni

di Giovanni Vasso -


Terrore a Graz in Austria, spari a scuola: almeno dieci vittime, ma il bilancio potrebbe aggravarsi. I fatti nel quartiere di Lend nell’istituto di Borg Dreierschützengasse. Sul posto sono immediatamente giunti i poliziotti locali, insieme alle squadre Cobra, che prima hanno cinto d’assedio l’edificio scolastico e poi hanno fatto irruzione all’interno dell’istituto. L’assalitore avrebbe perso la vita: si tratterebbe di uno studente. L’intera zona è stata transennata e il quartiere è stato chiuso ai residenti e ai cittadini.

Le prime ricostruzioni

Stando a quanto riportano i media austriaci, il giovane, intorno alle dieci di questa mattina, avrebbe fatto fuoco in due aule e poi si sarebbe tolto la vita in uno dei bagni della scuola. Si sarebbe considerato vittima di bullismo. Tuttavia, per il momento, non si sarebbe ancora nulla di ufficiale dal momento che le forze dell’ordine sono ancora impegnate sulla scena di quella che si teme essere una vera e propria strage scolastica che ricade, peraltro, a dieci anni dalla strage di Graz, quando nel giugno del 2015, un uomo, un 26enne bosniaco, a bordo di un Suv si schiantò sulla folla nell’area della Herrengasse uccidendo tre persone e ferendone gravemente almeno altre dieci. Gli agenti stanno perquisendo la scuola in maniera meticolosa alla ricerca di elementi utili a capire cosa sia accaduto e a fare chiarezza sulla tragedia.

Il bilancio: uccisi sette ragazzi e un adulto

Ancora presto per tracciare un bilancio della strage. Le autorità locali hanno confermato ai media che ci sarebbero delle vittime tra studenti e insegnanti della scuola. La sparatoria avrebbe lasciato a terra anche dei feriti in condizioni gravissime. Le primissime stime parlavano di almeno cinque morti ma il conto delle vittime s’è subito aggiornato e si parla di un bilancio ben più grave che conterebbe almeno otto-nove morti. Tra di loro anche il presunto autore della strage, uno studente, rinvenuto senza vita in uno dei bagni dell’istituto di Graz. Secondo il sindaco del capoluogo della Stiria, Elke Kahr, come riporta Orf hanno perduto la vita otto persone: sette ragazzi, tra cui l’attentatore, e un adulto. Il primo cittadino, citato da Krone Zeitung, ha definito i fatti come “una terribile tragedia“. La conta delle vittime, purtroppo, vede, via via, aumentare il numero dei morti. Ci sarebbero già dieci vittime e ben 28 feriti.

Chi è il killer

Secondo le prime informazioni riferite dai media locali, a sparare sarebbe stato un 22enne del posto, già studente dell’istituto scolastico del Bundesoberstufenrealgymnasium (Borg) di Graz. Si sarebbe presentato a scuola armato di una pistola e di un fucile da caccia, regolarmente detenute. Non avrebbe scelto a caso le aule in cui sparare. Una delle classi, infatti, sarebbe stata quella frequentata in passato proprio da lui.

Un Paese a lutto

L’Austria s’è gelata. Il Paese s’è bloccato e ogni attività politica per oggi è stata sospesa. La strage a scuola di Graz ha commosso e indignato tutta la nazione. A Vienna è giunto il cordoglio e la vicina del governo italiano: “Esprimo il cordoglio mio e del governo per la sparatoria in una scuola a Graz che ha provocato vari morti – ha scritto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su X – . La scuola dovrebbe essere un luogo di pace e confronto. La mia vicinanza alle famiglie delle vittime e al popolo austriaco”. Al popolo austriaco e alle istituzioni viennesi è giunto il messaggio di Giorgia Meloni: “Con dolore apprendo della tragica notizia che vede coinvolta una scuola a Graz, in Austria, dove uno studente ha ucciso diverse persone e ferito delle altre, alcune di loro molto gravi. La mia vicinanza e quella dell’intero Governo italiano va ai familiari delle vittime, unitamente a un pensiero che desidero rivolgere ai feriti e ai loro cari”.

“Una tragedia nazionale”

Oggi il governo austriaco avrebbe dovuto tenere una conferenza sul bilancio dei primi cento giorni. Non ci sarà. Il cancelliere Christian Stocker, insieme a numerosi esponenti dell’esecutivo, ha preferito soprassedere all’impegno per recarsi a Graz e star vicino alle vittime della strage a scuola. Il cancelliere ha affermato: “La sparatoria in una scuola di Graz è una tragedia nazionale che ha profondamente scosso l’intero Paese. Quest’atto incomprensibile ha improvvisamente strappato dei giovani dalla vita che avevano davanti a sé. Non ci sono parole per il dolore e la sofferenza che tutti noi e tutta l’ Austria stiamo provando in questo momento”. Il cancelliere ha poi aggiunto: “Il mio pensiero va alle famiglie e ai genitori che hanno perso i loro figli. Ai loro fratelli e parenti. La mia solidarietà va a coloro che hanno subito ferite e un’incommensurabile sofferenza emotiva a causa di questa incomprensibile violenza, a tutti gli studenti e a tutto il personale scolastico”. Quindi ha proseguito: “Ciò che è accaduto oggi ci riguarda tutti: come persone, come genitori, come società. Una scuola è un luogo di fiducia, sicurezza e speranza. Il fatto che questo spazio sicuro sia stato distrutto così brutalmente ci lascia sbalorditi. Oggi – ha concluso il cancelliere – si tratta di compassione. E di esserci l’uno per l’altro. In questi tempi difficili, l’umanità è la nostra forza più forte”.

Articolo in aggiornamento


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