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Trivante Stewart, dalla Giamaica alla A grazie all’algoritmo

di Cristiana Flaminio -


Trivante Stewart. Segnatevi questo nome. E se avete qualche spicciolo che vi avanza, credete al scouting digitale fatto con l’algoritmo e non vi formalizzate per le gaffe, prendetevelo al Fantacalcio. Ché non si sa mai. Trivante Stewart è il terzo calciatore giamaicano a calcare i campi della Serie A. Prima di lui, dalla terra resa famosa nel mondo dalla musica reggae e da quell’altro calciofilo che fu Bob Marley, erano arrivati Ravel Morrison (quattro presenze alla Lazio nel 2015) e Rolando Aarons (18 partite con l’Hellas nel 2018). Trivante Stewart è stato acquistato dalla Salernitana. Ha 23 anni, è una punta centrale, arriva dal Mount Pleasant e ha giocato, finora, solo nella Premier League giamaicana. Mettendo a referto qualcosa come 30 gol in 66 presenze complessive. Una rete ogni 155 minuti. Il presidente del club campano, Danilo Iervolino,  ha “ammesso” a Sky che il talento di Trivante Stewart gli è stato segnalato dall’algoritmo. Iervolino, che si è costruito una fortuna “digitale” con l’Università telematica Pegaso, poi ceduta al fondo Cvc per una cifra vicina al miliardo di euro, è uomo di innovazione. E crede, evidentemente, nei big data e nell’analisi affidata all’algoritmo e all’intelligenza artificiale.

Non è il solo, però. Iervolino, infatti, ha ammesso di aver fatto ciò che il Milan ha annunciato di voler fare quando Gerry Cardinale ha dato il benservito a Paolo Maldini e a Frederic Massara. Il club rossonero, infatti, ha scelto di seguire l’esempio del baseball e di affidarsi a Moneyball. Si tratta di uno degli algoritmi più utilizzati nello sport. Anche nel calcio. Con l’esempio inglese del Brentford. Che, affidandosi all’alta tecnologia è riuscito là dove continuava, imperterrito, a fallire da 74 anni: ritornare in Premier League. L’utilizzo dei dati e l’analisi delle prestazioni degli atleti che consente di scegliere i profili migliori e ritenuti più adatti alle tattiche di squadra. Almeno è quello che sperano Gerry Cardinale a Milano e Danilo Iervolino a Salerno.

Trivante Stewart, nel frattempo, è arrivato a Salerno e si è presentato ai tifosi. Eccentrico, con un’antenna di capelli alta in testa, ha scelto il numero 19. Si è detto entusiasta di iniziare la sua avventura in Italia, prontissimo a mettersi agli ordini di mister Paulo Sousa, e speranzoso di far felici i tifosi della…Fiorentina. La gaffe di Stewart è diventata subito virale. Ed è stata ripresa in lungo e in largo da blog e giornali italiani. Il “guaio” per il giamaicano non è solo di aver confuso col viola toscano il granata campano, ma è che tra i tifosi di Salernitana e quelli della Fiorentina non scorre buon sangue. Chiaramente, sono fioccati in rete critiche e sfottò. Ma non è da questi particolari, come ci insegna De Gregori, che si giudica un calciatore. La curiosità sarà di vederlo in campo, verificare se l’algoritmo ci ha preso e come affronterà, il bomber giamaicano, l’impatto con il calcio italiano. Una scommessa. Se anche voi, come Iervolino, avete qualche spicciolo che vi avanza, puntate su di lui al Fantacalcio. Hai visto mai.


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