Politica

Una piazza per due. Schlein protesta insieme a Conte “Uniti contro il governo”

di Domenico Pecile -


Dietrofront, compagni. Tattica? Strategia? L’una e l’altra o forse più semplicemente il desiderio di non lasciare la scena e soprattutto la piazza ai rivali pentastellati. E così, la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha deciso di partecipare alla manifestazione indetta a Roma da Giuseppe Conte contro la precarietà assieme agli esponenti di Sinistra italiana e di diverse associazioni come Ultima generazione, Arci e Acli. Assenti invece i Verdi di Angelo Bonelli. Mentre, infatti, l’altro ieri si dava per certo che la segretaria del Pd non avrebbe partecipato alla mobilitazione dei 5S e che i dem avrebbero partecipato con una delegazione della segreteria composta da Marco Furfaro e Alfredo D’Attore. Il Nazareno ieri dunque ha cambiato idea comunicando il cambio di rotta. La partecipazione, appunto, della Schlein. A determinare la sua personale adesione sarebbe stata una telefonata proprio con Conte. Con il quale ieri si è salutata alla partenza della manifestazione. I due leader si sono salutati con un abbraccio e un bacio sulle guance e Conte l’ha ringraziata per essere lì. Assieme a loro c’era anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. L’ennesima dimostrazione che la Schlein non rinuncia all’idea di strette intese con il Movimento 5 Stelle, ma anche con la parte più a sinistra del sindacato. Sempre più marcata invece la distanza con il Terzo Polo, anche dopo le posizioni pressoché contrapposte sulla riforma della Giustizia targata Nordio. Giovani, precari, ex percettori del reddito di cittadinanza, ricercatori, studenti universitari che protestano contro il caro affitti e anche guardie giurate, questi i protagonisti della manifestazione che, come aveva riferito lo stesso Conte alla vigilia dell’appuntamento di piazza: “Cittadini comuni che sono portatori di questo disagio economico e sociale che il Governo non vece”. E quindi per il leader dei 5S non si tratta di una battaglia del Movimento che lui guida perché casomai “è una questione vitale per tutti i cittadini italiani, per tutti coloro che sono sottopagati con paghe da fame, per coloro che sono alle prese con il caro mutui, caro affitti e caro vita. Con un governo che è sordo a tutto questo e concentrato in investimenti di armi e munizioni”. Ma il vero dato politico, al di là delle parole d’ordine, degli slogan, della solita manfrina sul numero dei partecipanti che sono stati stimati attorno alle 15 e le 20 mila persone (“Una piazza piena che dimostra che c’è stata grande risposta dai cittadini, al di là delle aspettative, visto che la gente poteva andare al mare e invece viene qui a manifestare tutta l’insoddisfazione e il disagio sociale che il governo non vuole ascoltare”, è stato uno dei commenti dal palco di Conte), rimane questo nuovo abbraccio più che simbolico tra Conte e la Schlein. Un abbraccio che è molto di più di un endorsement al Movimento, un abbraccio che è stato infatti sancito dalle prime parole pronunciate, arrivando al corteo a Roma, della segretaria del Partito democratico. Che ha affermato: “Ci tenevamo a portare un segnale di volontà, di unire le nostre forze sui temi su cui oggi il Movimento ha scelto di mobilitarsi”. E subito dopo ha voluto aggiungere: “Lotta contro la precarietà che questo decreto lavoro del governo Meloni” che sta aumentando con “la scelta di estendere contratti a termine e voucher. E difesa di uno strumento come il reddito che Meloni sta sostanzialmente cancellando. Sono questi i temi su cui il Pd intende proseguire e mobilitarsi”. La segretaria dem ha poi aggiunto che “quindi abbiamo voluto manifestare questa volontà di unire le forze con le altre opposizioni. Vi sono terreni su cui lavorare insieme anche nelle nostre differenze. Una di queste è la battaglia sul lavoro di qualità e sul salario minimo, su cui Pd, M5s, Avs ma anche Calenda hanno fatto proposte”. Da qui il proposito di Schlein. “Noi – ha detto ancora – siamo pronti a lavorare perché su questi temi si possa essere più efficaci insieme nel contrastare quello che sta facendo il governo Meloni che aumenta la precarietà e che aumenterà la paura di futuro che colpisce giovani e donne soprattutto al Sud di questo”. Conte ha incassato e dal palco ha sottolineato che “non è la piazza del M5S, ma è la piazza della maggioranza del Paese che vede che il governo non ha proposte, non ha soluzioni, ma guarda soltanto ad alcuni interessi dei soliti ricchi e potenti”. Per Conte si tratta di un successo; per la Schlein un nuovo motivo di malumore dei moderati.


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