Ambiente

Urso al Festival Eco: Presto un piano industriale per ammodernare il parco veicoli circolante

di Angelo Vitale -


Il ministro Adolfo Urso arriva allla prima giornata di Festival Eco e annuncia “un piano industriale per ammodernare il nostro parco veicoli circolante”. Al via a Padova  il primo Festival nazionale della mobilità sostenibile. Testimonial, Neri Marcorè  a conferma del suo impegno nella sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale.

La manifestazione, organizzata con il patrocinio e la collaborazione di Anci, vuole fornire un contributo concreto per comprendere, attraverso i dati, i numeri e gli scenari a che punto è la transizione verso la mobilità sostenibile nel nostro Paese e promuovere il confronto tra i principali attori in campo.

Tra le innovazioni annunciate al festival, quella evidenziata da Sabrina De Filippis, direttore Direzione Business regionale di Trenitalia con il primo treno regionale ibrido in grado di viaggiare su linee elettriche, diesel e a batteria – a regime, ce ne saranno oltre 100 in rete -, che si affianca alla flotta di treni a basso impatto ambientale messi su rotaia da tre anni che coniugano il modello dell’intermodalità con la mobilità sostenibile. E che è realizzato con materiali al 97% riciclabili, proponendo una riduzione dei consumi del 30%.

Tre, i talk della prima giornata su “Mobilità sostenibile, integrazione, intermodalità: quali sfide ci attendono”, “Più Energia per la Mobilità del futuro” e “Giacimenti urbani, circuiti virtuosi a sostegno dell’economia circolare”.

Tra gli interventi, quello di Claudio Magliulo di Clean Cities Campaign, che ha illustrato i risultati di un test applicato a 36 città europee per verificare il percorso sul raggiungimento di una mobilità a emissioni zero entro il 2030. Con Oslo, Amsterdam ed Helsinki in testa alla graduatoria per le iniziative intraprese e le città italiane in affanno: Milano 20esima, Roma 32esima e Napoli, ultima, al 36esimo posto. Secondo Clean Cities lo scenario italiano è ancora a “macchia di leopardo”, con regioni virtuose come l’Emilia Romagna che ha il triplo delle piste ciclabili del Sud Italia, isole comprese, e metà delle città italiane con meno 30 cm di ciclabile.

Giuseppe Grezzi, assessore alla mobilità di Valencia, ha poi illustrato come è stata reinventata la città e come è diventata “capitale verde”, nel 2021 riducendo maggiormente l’inquinamento urbano. Una best practice e un esempio di come sia possibile cambiare una città, moltiplicando i percorsi pedonali e ciclabili (ora a quota 190 km), investendo sull’intermodalità e sulla formazione nelle scuole elementari e medie, rinnovando le flotte di mezzi pubblici.

Momento clou della giornata, l’intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy. Adolfo Urso ha evidenziato l’impegno “in prima linea per la transizione ecologica della nostra industria automotive e nella sua riconversione. I trasporti costituiscono ancora il primo settore per produzione di emissioni. Intendiamo ridurre l’impatto ambientale della mobilità soprattutto nei centri urbani. Esiste oggi un forte divario tra le diverse aree geografiche, ad esempio nella mobilità dolce, su cui le città del Sud scontano un forte ritardo rispetto a realtà del Nord-Est, dove storicamente esistono abitudini e infrastrutture ormai consolidate in tal senso, e nel comparto dei veicoli commerciali che vede nel Meridione un parco mezzi più vecchio e inquinante”. “Negli ultimi anni – ha aggiunto – il nostro settore ha perso una leadership nella produzione di autobus, che stiamo provando a recuperare anche grazie a un impianto inaugurato proprio in questi giorni, che porterà alla produzione di 1.000 veicoli con tecnologia avanzata l’anno”.

Passando, poi alla manovra in Europa e in Italia, ha spiegato: “In sede europea abbiamo chiesto che anche i motori endotermici alimentati con bio-carburanti e con altre tecnologie a basso impatto, come l’idrogeno, possano essere considerati ambientalmente sostenibili al pari dell’elettrico per rendere competitivo il nostro sistema industriale. In Italia, stiamo lavorando per avere presto un piano industriale che accompagni le imprese del settore impegnate nella transizione ecologica e un sistema di incentivi che ci porti a rottamare il parco antiquato e inquinante pre-Euro3 (11 milioni di vetture), consentendo anche a chi non può permetterselo di acquistare una vettura sostenibile”.


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