Esteri

Usa a Israele: Per Gaza azioni mirate come a Mosul

di Angelo Vitale -

Una scena del film "Mosul"


Un suggerimento Usa a Israele: per Gaza no ad una invasione di terra ma il “modello Mosul”, con azioni mirate per colpire Hamas. Lo scrive il New York Times. L’amministrazione Biden, infatti, teme che Israele non abbia obiettivi militari realizzabili a Gaza e che le forze di difesa israeliane non siano ancora pronte a lanciare un’invasione di terra con un piano efficace.

Nelle conversazioni telefoniche con il suo omologo israeliano, Yoav Gallant – scrive il Nyt -, il segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III ha sottolineato la necessità di un’attenta considerazione di come le forze israeliane potrebbero condurre un’invasione di terra di Gaza, dove Hamas dispone di intricate reti di tunnel ubicate sotto aree densamente occupate dalla popolazione civile.

I funzionari dell’amministrazione Biden hanno perciò fatto scendere in campo un marine a tre stelle, il tenente generale James Glynn, insieme ad altri ufficiali per aiutare gli israeliani ad analizzare le possibili strategie di una guerra urbana, precisando ovviamente che la presenza del generale Glynn è esterna ad ogni decisione spettante a Israele. Dagli Usa a Israele solo suggerimenti e ragionamenti comuni, quindi, senza nessuna articolata pressione affinché sia abbandonato completamente il progetto di un’invasione militare tradizionale.

A questo proposito, il ricordo del “modello Mosul” utilizzato per affiancare le forze irachene contro lo Stato islamico. Nelle sue conversazioni con Gallant, Austin ha descritto la dura campagna per liberare la città dai combattenti dello Stato islamico nel 2016 e nel 2017. All’epoca, Austin era all’epoca il capo del Comando Centrale degli Stati Uniti, e le truppe americane sostenevano le loro controparti curde e irachene nei combattimenti.

In proposito Austin non ha nascosto l’asprezza e i pericoli di combattimenti casa per casa: “Sono estremamente difficili”, aveva detto domenica Austin nel corso del programma “This Week” di ABC News.

Sullo sfondo, la preoccupazione Usa che le forze di difesa israeliane non abbiano ancora un chiaro percorso militare per raggiungere l’obiettivo del primo ministro Benjamin Netanyahu di sradicare Hamas da Gaza.Sul tavolo, pertanto, l’analisi di attacchi aerei chirurgici combinati con raid mirati da parte di truppe per operazioni speciali – come hanno fatto gli aerei da guerra americani e le truppe irachene e curde a Mosul – o l’ipotesi di un ingresso a Gaza con i carri armati e fanteria, come fecero i marines e i soldati americani, insieme alle forze irachene e britanniche, a Falluja nel 2004.

“Entrambe le tattiche comporteranno pesanti perdite” avvisano i funzionari statunitensi, ma “un’operazione di terra potrebbe essere molto più sanguinosa, per truppe e civili”.

“Una delle cose che abbiamo imparato è come tenere conto dei civili nello spazio di battaglia. Fanno parte dello spazio di battaglia e noi, in conformità con la legge di guerra, dobbiamo fare ciò che è necessario per proteggere i civili”, ha detto domenica Austin.

Un auspicio che contrasta con quanto davvero lì accadde. Secondo l’Associated Press  i civili uccisi durante i combattimenti per liberare Mosul dalle milizie dello Stato Islamico furono alla fine tra 9mila e 11mila.


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