Attualità

Vacanze a casa per gli italiani: c’è il carovita

Il 48 per cento di chi rinuncia ad andare fuori non è riuscito a mettere da parte abbastanza soldi

di Giorgio Brescia -


Staycation, una parola inglese che nasce dalla combinazione di “stay” (rimanere) e “vacation” (vacanze). Indica una modalità di ferie in cui si sceglie di restare a casa o nei dintorni, senza partire per viaggi o vacanze lontane.

Vacanze a casa per gli italiani: perché

In pratica, durante una staycation le persone si dedicano a riposarsi e rilassarsi sfruttando la propria casa, il proprio quartiere o luoghi vicini, magari facendo attività locali, gite di un giorno o partecipando a eventi vicino a casa, senza sostenere le spese e gli impegni economici e logistici legati ai viaggi tradizionali.

Nel contesto delle vacanze italiane estive 2025, la staycation è diventata una scelta diffusa anche per motivi economici, in particolare a causa dell’aumento del costo della vita e dei prezzi delle vacanze tradizionali, come riportato dai recenti sondaggi e dalla copertura dei media.

Un italiano su quattro senza ferie

Il 25% degli italiani non farà alcun viaggio e trascorrerà le vacanze prevalentemente a casa, secondo YouGov.

Almeno 8,4 milioni di italiani non andranno in vacanza. Tra chi non parte, il 69% resterà a casa per motivi economici—circa 6 milioni di persone. Altri motivi includono imprevisti economici (18%), impegni familiari, cura di animali domestici (10%) e necessità di assistere un familiare anziano.

Tra le fasce più colpite, la rinuncia più frequente tra gli over 65-74 anni (23%) e nei residenti del Nord Ovest d’Italia (23%), a fronte di una media nazionale pari al 19%.

C’è il carovita: meglio restare a casa

Le vacanze estive 2025 costano mediamente il 30% in più rispetto al 2019. Il caro-vita (energia, viaggi, servizi) spinge sempre più cittadini a rinunciare alla villeggiatura tradizionale.

Le difficoltà di risparmio aumentano. Il 48% di chi resta a casa non è riuscito a mettere da parte abbastanza soldi, mentre il 20% considera i prezzi insostenibili persino per brevi viaggi.

I prestiti personali, l’unico rimedio. Alcuni cittadini, pur di non rinunciare, hanno chiesto prestiti per finanziare le vacanze; chi lo ha fatto ha mediamente richiesto poco più di 5mila e 500 euro, da restituire in 4 anni.


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