Torino

Verso la Metro 2: architettura, design e identità visiva. Al via il concorso di idee

di Redazione -


Prende ufficialmente il via il concorso internazionale di idee promosso dal Commissario Straordinario della Linea 2 della Metro di Torino. L’obiettivo è acquisire una proposta concettuale che definisca l’architettura, il design e l’identità visiva integrata delle future stazioni della nuova linea metropolitana.

Il bando invita studi di architettura, design e comunicazione visiva a costituire team multidisciplinari, con il compito di sviluppare un concept unitario e innovativo. La progettazione dovrà abbracciare l’intero spettro degli elementi che compongono la nuova linea: dalle stazioni fuori terra sull’ex trincerone ferroviario a quelle sotterranee nel centro storico, dalle coperture degli accessi alla segnaletica e al wayfinding, fino al design interno ed esterno dei treni.

Il concept dovrà essere coerente con il progetto elaborato da Infra.To, configurandosi come un “laboratorio virtuoso” per l’elaborazione di soluzioni progettuali originali e funzionali, capaci di coniugare creatività, funzionalità e qualità architettonica. Particolare attenzione sarà rivolta alla possibilità di adattare ogni stazione al contesto urbano circostante, in un’ottica di integrazione e valorizzazione del paesaggio urbano.

“La Metro 2 è un’opera fondamentale per il futuro della mobilità a Torino, ma rappresenta anche un’opportunità unica per ridisegnare spazi importanti della città” – dichiara il Commissario Straordinario Bernardino Chiaia.
“Con questo concorso vogliamo promuovere soluzioni architettoniche di qualità, capaci di dialogare con i diversi contesti urbani che la metropolitana attraverserà. Le stazioni non saranno solo luoghi di passaggio, ma spazi pensati per integrarsi con l’ambiente circostante, valorizzare il paesaggio urbano e in definitiva migliorare la vita quotidiana dei cittadini. Siamo convinti che investire nella qualità del progetto, fin dalle sue prime fasi ideative, significhi costruire un’infrastruttura più efficiente, più accessibile e più bella. Una metropolitana che sappia rispondere alle esigenze di oggi e guardare con ambizione al domani, coerentemente con la grande eredità architettonica e urbanistica di Torino”.

A valutare le proposte sarà una giuria internazionale composta da architetti ed esperti in design e comunicazione, presieduta dall’architetto Dominique Perrault, figura di rilievo a livello mondiale, noto per il suo contributo a progetti metropolitani e infrastrutture pubbliche di grande scala.

Cinque saranno le proposte finaliste selezionate. La proclamazione del progetto vincitore è attesa per marzo 2026. Il team vincente, oltre a ricevere il riconoscimento per la miglior proposta, assumerà il ruolo di “art director” nella fase di realizzazione delle opere civili e impiantistiche delle stazioni.

“La Linea 2 non è soltanto un’infrastruttura di mobilità ma un progetto urbano strategico, che trasformerà profondamente Torino, a partire dalla zona nord. Le stazioni lungo l’ex trincerone ferroviario, in particolare, attraversano una parte di città su cui stiamo lavorando con grande intensità. Intervenire in questa zona con intelligenza progettuale significa ricucire fratture, restituire spazi pubblici di qualità, generare nuove centralità urbane” dichiara Paolo Mazzoleni, assessore all’Urbanistica della Città di Torino.
“Per questo riteniamo fondamentale investire nella qualità dell’architettura, del design e della comunicazione visiva: non come ornamento, ma come parte integrante di una trasformazione urbana. Una metropolitana bella, leggibile, riconoscibile migliora la vita quotidiana dei cittadini e contribuisce nel contempo a costruire un’identità urbana contemporanea, coerente con la storia e l’anima di Torino”.

Tra i punti cardine del concorso spicca la progettazione della stazione Carlo Alberto, situata sotto l’omonima piazza. Questa stazione sarà il nuovo accesso al cuore storico della città, collegando direttamente gli spazi urbani a piazze, musei ed edifici monumentali.

Un Protocollo d’Intesa siglato con le Residenze Reali Sabaude, ente autonomo del Ministero della Cultura, apre la possibilità di un collegamento diretto tra la stazione e gli ambienti sotterranei di Palazzo Carignano, incluso l’ipogeo sotto il cortile. Un modello ispirato alle “stazioni d’arte”, già realizzate in città come Roma, Napoli e Atene, che mira a unire funzionalità e patrimonio culturale.

“Molto di più di un biglietto da visita del distretto museale della città” dichiara Filippo Masino, Direttore delle Residenze Reali Sabaude.
“Immaginare una stazione d’arte a Palazzo Carignano significa portare la bellezza nel quotidiano, intrecciarla con la vita delle persone. Vuol dire abitare il patrimonio culturale e renderlo vivo, accessibile, capace di raccontare le ricchezze di Torino e del Piemonte. Gli affascinanti spazi sotterranei si apriranno come un dono alla città, e sarà anche l’occasione per restituire al pubblico la suggestiva sala ipogea progettata dall’architetto Andrea Bruno, recentemente scomparso. Questo ambiente diventerà una nuova, preziosa tappa del percorso museale, oggi al centro di un importante riallestimento curato dal Ministero della Cultura.”

Una sezione rilevante del concorso sarà infine dedicata alla contestualizzazione delle singole stazioni. La Linea 2 attraverserà quartieri eterogenei per tessuto urbano, funzione e patrimonio culturale. Ogni stazione dovrà quindi riflettere visivamente il legame con il territorio in cui si inserisce.

Non solo gli spazi interni, ma anche l’identità esterna delle stazioni assumerà un ruolo centrale. Le coperture degli accessi saranno pensate come elementi iconici, in grado di dialogare con il contesto e allo stesso tempo fornire protezione e riconoscibilità. L’obiettivo finale è dare vita a una rete metropolitana che non sia solo un’infrastruttura, ma una collezione di luoghi simbolici e narrativi, capaci di connettere spazio, tempo e comunità.

ilTorinese.it Fonte Torino Click


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