“Con la Zes unica si certifica meridionalizzazione del Centro Italia”
Il commento del presidente Svimez Adriano Giannola: "Torna il vecchio perimetro della Cassa del Mezzogiorno"
Con la Zes allargata a Umbria e Marche “si certifica la meridionalizzazione del Centro Italia”. Parole e musica del presidente Svimez, Adriano Giannola. Che ha commentato con una dichiarazione la scelta del governo di inserire le due regioni all’interno del perimetro delle zone economiche speciali. Una scelta che, per Svimez, oltre ad avere un sapore politico ha un significato sostanziale preciso e concreto. Con un tocco un po’ retrò.
Zes: con il Centro si torna alla vecchia Cassa del Mezzogiorno
Il presidente Adriano Giannola ha affermato che “l’allargamento del perimetro della Zes unica a Marche e Umbria, al di là delle polemiche se sia o meno una promessa dal sapore elettorale in particolare nelle Marche dove si voterà a fine settembre, certifica l’ormai compiuta meridionalizzazione del Centro Italia”. Cosa vuol dire? Semplice, per il presidente Svimez: “Si torna, sostanzialmente, al perimetro storico della prima Cassa del Mezzogiorno”. Abbiamo attraversato due Repubbliche per tornare al punto di partenza. Probabilmente, all’epoca, chi disegnò quel perimetro non ebbe tutti i torti.
Ma i problemi non stanno solo al Sud (o al Centro)
Ma i problemi, purtroppo, non sono solo del Sud. Anzi. Giannola, difatti, commentando la decisione del governo sulla Zes insiste sulla necessità di non dover “dimenticare che anche altre Regioni del Centro e del Nord vivono oggi una condizione economica difficile, come la Svimez ha da tempo segnalato, dal Piemonte, alla Toscana, al Friuli – Venezia Giulia”. Il problema, adesso, è pure quello della prospettiva. Già, perché coi dazi che incombono all’orizzonte e il contraccolpo che avranno sull’export italiano si apre una fase nuova che non sembra far indulgere proprio all’ottimismo. La Zes a Umbria e Marche sarà solo un primo passo?
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