Economia

Zes unica e Lampedusa: ecco il decreto Sud

di Giovanni Vasso -


In attesa di ricucire l’Italia, il governo unisce il Sud in un’unica, grande, Zes. La zona economica speciale abbraccerà tutte le Regioni meridionali, ampliando i benefici connessi a tutto il Mezzogiorno, con la benedizione dell’Unione europea. Contestualmente, da Roma, arriveranno 45 milioni di euro per Lampedusa. I fondi rappresentano una compensazione per il “gravissimo disagio” che si ritrova a dover affrontare l’isola, diventata ormai uno dei punti di approdo maggiormente frequentati sulle rotte migratorie del Mediterraneo centrale.

A parlare degli interventi di natura economica assunti dal consiglio dei ministri celebratosi ieri a Palazzo Chigi, è stato il ministro per il Sud e le politiche comunitarie Raffaele Fitto. Che ha spiegato le ragioni alla base delle decisioni del governo e gli obiettivi che l’esecutivo si pone in relazione al Sud e alla crescita dell’intero Paese. Perché il Meridione non è solo abbandono, degrado. Ma è con la crescita che si esce dall’emergenza sociale.

 

Zes Unica

Attualmente, ci sono otto zone economiche speciali. Il governo ne istituisce una sola. Ma grande tanto quanto l’intero Mezzogiorno. Fitto spiega che questa iniziativa consentirà “importanti semplificazioni nelle autorizzazioni e nell’uso delle risorse della fiscalità”. Il ministro ha affermato che “ci sarà un’unica struttura” che gestirà la Zes. Ciò comporterà un risparmio per le istituzioni dal momento che “il costo della riorganizzazione della governance è inferiore a quello delle attuali otto strutture”. Per Raffaele Fitto si tratta di “una grande opportunità per il Mezzogiorno” oltre che di “una novità storica”. La decisione del governo solleva il tema della centralizzazione. Il governo, così come fatto con il Pnrr, assume su di sé la responsabilità e la gestione di fondi, risorse e strutture. Chiaramente, agli enti locali, questa cosa non andrà giù. Ed è da attendersi un altro scontro tra il governo e i due governatori più in vista del Sud, almeno di quello continentale: ossia i dem, seppur eterodossi, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano. La partita, infatti, si giocherà anche sui fondi di coesione. Che la strategia del governo intende utilizzare senza troppi passaggi istituzionali. Tuttavia, il ministero ha già provveduto a rassicurare tutti: le delibere del Cipess, con i riparti dei fondi Fsc, non saranno toccate e le Regioni non vedranno decrescere le quote assegnate. Sarà un problema (politico) di governance: il governo reclama più spazio. Anche perché sarà lo Stato a incaricarsi dell’assunzione di 2.200 risorse per la Pa. Di queste, ha spiegato Fitto, solo 71 saranno assegnati all’amministrazione centrale. Tutte le altre, pagate fino al 2029 con fondi comunitari, saranno allocate presso enti e istituzioni locali e del territorio.

Una mano a Lampedusa

Quarantacinque milioni per dare respiro a Lampedusa. Passata, nel volgere di alcuni anni, da perla del turismo a hub degli sbarchi. L’isola è allo stremo. Il governo, perciò, ha annunciato un intervento teso a creare “un piano di investimenti che affronti le questioni dell’isola attraverso un confronto con l’amministrazione comunale, le amministrazioni interessati e la Regione” Siciliana. Le parole del ministro Fitto sono state rafforzate da quelle pronunciate, in chiusura della conferenza stampa, dalla premier Giorgia Meloni. Che si è detta “contenta della norma su Lampedusa che è un’isola che più di tutti ha pagato l’emergenza dei flussi migratori, ed ai cittadini vanno date delle risposte”. L’impegno del governo è stato accolto con soddisfazione dal sindaco Filippo Mannino che, all’Adn Kronos, ha spiegato: “Si tratta di uno degli aiuti più ingenti ricevuti negli ultimi 30 anni. Potremo fare di qualcosa di importante sull’isola. Questi fondi serviranno per realizzare opere infrastrutturali e di efficientamento energetico attese da decenni. Oltre all’aiuto economico, la norma prevede anche specifiche disposizioni derogatorie che consentiranno di accelerare i tempi di realizzazione di interventi ritenuti strategiche per lo sviluppo dell’isola”. Lampedusa, pertanto, diventa area strategica.


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