Esteri

Israele accusa l’Iran: “Violata la tregua, colpiremo Teheran”

Gli ayatollah smentiscono, Tel Aviv pronta a nuovi attacchi

di Cristiana Flaminio -


Israele accusa: “L’Iran ha violato la tregua”, Teheran smentisce le ricostruzioni di Tel Aviv. Dopo l’annuncio di Donald Trump, le schermaglie tra i due Paesi si consumano sul piano diplomatico. Israele denuncia la violazione e annuncia nuovi attacchi sulla capitale iraniana. Dove le autorità restano con la guardia alta e con “il dito sul grilletto” in attesa di comprendere quali saranno gli sviluppi di una vicenda su cui il presidente americano Donald Trump si gioca una bella fetta della sua credibilità internazionale.

Le accuse di Israele

Il ministro della Difesa Israel Katz ha ordinato alle forze armate di replicare al fuoco iraniano. Secondo Tel Aviv, come riporta Haaretz, da Teheran sarebbe arrivato un missile dopo l’ok al cessate il fuoco. Il ministro è una furia: “Ho ordinato alle Forze di difesa israeliane di rispondere con decisione alla violazione del cessate il fuoco da parte dell’Iran con attacchi potenti contro obiettivi del regime nel cuore stesso di Teheran”. Parole durissime a cui hanno fatto seguito quelle del capo di stato maggiore delle Idf, il tenente generale Eyal Zamir, ha affermato che “alla luce della grave violazione del cessate il fuoco da parte del regime iraniano, colpiremo con forza”.

L’Iran smentisce

Teheran, come riportano i media locali e internazionali, non ci sta e anzi smentisce seccamente le accuse provenienti da Tel Aviv. La tregua con Israele, come riferiscono le emittenti Irib e l’agenzia di stampa Isna, citate da Al Jazeera, non è stata violata dall’Iran. La questione è seria. Gli ayatollah, già dall’inizio, avevano commentato la tregua affermando che Teheran sarebbe rimasta con la guardia alta: “Le Forze armate della Repubblica islamica – avevano scritto commentando le parole di Trump -, non fidandosi minimamente delle parole dei nemici, rimangono con il dito sul grilletto, pronte a infliggere una risposta schiacciante e piena di rimorso a qualsiasi nuova azione aggressiva avversaria”.


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