Ok della Bce alla scalata Montepaschi su Mediobanca
Entro la fine dell'estate previsto il termine dell'operazione di acquisizione
La notizia era filtrata ieri sera attraverso la Reuters aumentando le fibrillazioni del risiko bancario italiano: la Banca Centrale Europea ha dato il via libera preliminare all’offerta pubblica di scambio di Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca, aprendo la strada alla scalata del Gruppo guidato da Nicola Maione su Piazzetta Cuccia. Una autorizzazione che è un passaggio fondamentale per l’operazione che mira a creare un gruppo bancario più grande e integrato, combinando credito, consulenza e gestione del risparmio. La mossa può avere ufficiale partenza, la data prevista è quella dell’inizio del mese di luglio per poi avere termine entro il 25 settembre, data per la quale Mediobanca aveva già fissato l’assemblea straordinaria sull’ops per Banca Generali.
Le decisioni assunte dalla Bce
I paletti imposti da Francoforte riguardano principalmente il rispetto degli accordi di vigilanza e la necessità che i nuovi azionisti ottengano almeno il 51% del capitale, come richiesto di norma dalla Bce per operazioni di controllo. Inoltre, la Banca centrale europea vigila sul rispetto degli impegni presi in passato da Monte dei Paschi di Siena con il ministero dell’Economia e delle Finanze, in particolare quelli legati alla ricapitalizzazione precauzionale del 2017.
Cosa succede ora dopo il via libera Bce
L’operazione ora dovrà passare anche al vaglio della Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea che valuterà l’impatto sul mercato, e alla Consob per gli aspetti regolamentari in Borsa. Alcuni soggetti, come il fondo Bluebell Partners, hanno presentato esposti alla Bce, alla Commissione Europea, alla Consob e all’Autorità Garante della Concorrenza, chiedendo di bloccare la scalata per presunti rischi sistemici e distorsioni di mercato, legati anche all’uso di aiuti di Stato ricevuti da Mps negli anni precedenti.
La valutazione del governo
La valutazione del governo italiano sull’ops di Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca è stata sostanzialmente favorevole, considerando l’operazione come una svolta strategica per il rilancio del sistema bancario nazionale. Il ministero dell’Economia e delle Finanze, che detiene ancora una quota significativa in Mps (circa l’11,7%), ha supportato l’iniziativa che mira a creare un nuovo campione nazionale nel settore bancario italiano, posizionandosi al terzo posto nei segmenti chiave con una forte complementarità di prodotti e servizi tra le due banche.
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