In Iran stop ad Aiea: “Svenduti ad Usa e Israele”
Con l'interruzione della collaborazione sarà impossibile l'accesso degli ispettori per monitorare l'avanzamento del programma nucleare
Nucleare, l’Iran andrà avanti senza collaborare più con l’Aiea, il Parlamento di Teheran ha approvato il disegno di legge che porta all’interruzione della collaborazione dell’Iran con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Una decisione che di fatto renderà impossibile l’accesso nel Paese agli ispettori dell’Aiea. Il disegno di legge era già stato ratificato dal Consiglio della sicurezza nazionale.
Aiea “svenduta” a Usa e Israele
Il presidente del parlamento iraniano Mohammad Bagher Ghalibaf ha commentato il voto affermando che l’Aiea si è rifiutata di condannare gli attacchi israeliani e statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani e ha “messo in vendita all’asta la sua credibilità internazionale“. Ghalibaf ha quindi spiegato che le autorità nucleari iraniane “sospenderanno la cooperazione con l’Aiea finché non sarà garantita la sicurezza degli impianti nucleari”. Ghalibaf ha inoltre aggiunto che il “programma nucleare pacifico dell’Iran procederà a un ritmo più veloce”.
Ieri il direttore generale dell’Agenzia, Rafael Mariano Grossi, aveva fatto sapere sui social di aver scritto al ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi proponendogli di “incontrarsi presto”. Con un post su X, Grossi affermava di “accogliere con favore gli ultimi annunci sulla situazione in Iran” e sottolineava che “riprendere la collaborazione con l’Aiea è la chiave per un accordo di successo”. Ad Araghchi, Grossi spiegava di aver scritto che un accordo “può portare a una soluzione diplomatica all’annosa controversia sul programma nucleare dell’Iran”.
Il ruolo dell’Aiea fino ad oggi
Storicamente, l’Aiea era l’organismo incaricato di monitorare il programma nucleare iraniano attraverso ispezioni e sorveglianza tecnica, garantendo il rispetto degli accordi internazionali come il JCPOA (Joint Comprehensive Plan of Action) del 2015, che però era stato compromesso dal ritiro degli Stati Uniti nel 2018. Prima delle recenti tensioni, l’Iran aveva anche raggiunto accordi con l’Aiea per la manutenzione delle apparecchiature di sorveglianza e per garantire un certo livello di monitoraggio, seppur con limitazioni e restrizioni imposte da Teheran.
Con la sospensione della cooperazione, l‘Aiea non può più controllare efficacemente il programma nucleare iraniano, come già avvenuto in passato a causa di tagli di fondi e restrizioni. Ciò significa che, in assenza di un accordo o di un meccanismo alternativo, il monitoraggio internazionale diventa molto limitato o inesistente.
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