Attualità

Addio a Lea Massari, icona e antidiva

Lavorò con importanti registi italiani e al fianco di attori ed attrici internazionali: un David, due Nastri d'argento

di Dave Hill Cirio -


E’ morta due giorni fa a Roma Lea Massari, attrice italiana nota come “antidiva” per il suo temperamento riservato e la sua eleganza non esibita che avrebbe compiuto il prossimo 30 giugno 92 anni. Nata Anna Maria Massetani, modificò leggermente il suo cognome scegliendo il nome Lea all’atto del suo debutto, in ricordo del suo fidanzato Leo morto in un incidente automobilistico poco prima delle nozze.

Il debutto a a 22 anni come “Lea Massari”

Debuttò a 22 anni al cinema con con il film Proibito di Mario Monicelli. In una carriera trentennale lavorò con grandi registi italiani: Michelangelo Antonioni (L’avventura), Sergio Leone (Il colosso di Rodi), Dino Risi (Una vita difficile), Mario Monicelli, Nanni Loy, Giuseppe Bertolucci e i fratelli Taviani. Fu protagonista di importanti sceneggiati televisivi Rai, come I promessi sposi (1967, nel ruolo della Monaca di Monza) e Anna Karenina (1974).

Nel cinema al fianco di attori internazionali

Conquistò il pubblico non solo in Italia ma anche in Francia, lavorando con attori come Jean-Paul Belmondo, Yves Montand, Jean-Louis Trintignant, Michel Piccoli, Alain Delon e Romy Schneider. Vinse un David di Donatello come migliore attrice per Una vita difficile e I sogni muoiono all’alba (1961), e due Nastri d’Argento come migliore attrice non protagonista per La prima notte di quiete (1972) e Cristo si è fermato a Eboli (1978).

La vita ritirata in Sardegna e a Roma

Considerata un’icona del cinema italiano e internazionale, si era ritirata dalle scene e dalla vita pubblica da oltre trent’anni, scegliendo di vivere prima in Sardegna e poi a Roma dopo la separazione dal marito Carlo Bianchini, ex comandante pilota Alitalia. Nell’isola visse lontana dai riflettori, dedicandosi anche alla difesa degli animali, diventando vegetariana e animalista convinta.

I suoi funerali si sono svolti in forma privata nella cattedrale di Sutri in provincia di Viterbo, la sepoltura è avvenuta nel cimitero comunale dove si trova la tomba di famiglia.


Torna alle notizie in home