Cronaca

Nordafricano aggredisce in ospedale infermieri e medici

29enne aggredisce infermiera a Bolzano e poi colpisce gli agenti Arrestato dopo la minaccia d’uso del Taser.

di Gianluca Pascutti -

Bolzano


Nordafricano da in escandescenza, una notte di violenza al pronto soccorso dell’ospedale San Maurizio ha trasformato un normale turno di lavoro in un incubo. Il 25 agosto, un’infermiera è stata presa di mira da un 29enne marocchino: insulti, sputi, spintoni, fino all’arrivo delle forze dell’ordine.

Bolzano, la furia al pronto soccorso

Quando gli agenti sono intervenuti per proteggere la sanitaria, l’uomo ha reagito con calci e pugni, mettendo a rischio anche la loro incolumità. Solo la minaccia di un Taser, mai effettivamente usato, ha placato la furia del soggetto. L’arresto è arrivato con le accuse di violenza, minacce ad incaricato di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.

Udine, un Ferragosto di terrore

Ma non è un episodio isolato. Pochi giorni prima, il pronto soccorso di Udine è stato teatro di un’altra aggressione. Anche in questo caso, protagonista un nordafricano: un 32enne marocchino ricoverato per un trauma cranico, probabilmente legato all’assunzione di cannabinoidi.

La scintilla della violenza

Dopo ore di osservazione, l’uomo ha chiesto con insistenza di essere dimesso. Il rifiuto dei medici, motivato dalle sue condizioni, ha scatenato la follia: il nordafricano ha colpito un medico e due infermieri, generando panico tra pazienti e personale. Solo l’intervento della Polizia ha posto fine all’aggressione, con l’uomo condotto in arresto.

Un filo rosso che collega Bolzano e Udine

Due città diverse, stesse dinamiche. A Bolzano come a Udine, la violenza cieca di individui già noti alle forze dell’ordine mette a repentaglio chi, ogni giorno, lavora per salvare vite. Non si tratta più di episodi isolati, ma di una ripetizione inquietante che scuote il sistema sanitario e apre interrogativi sulla sicurezza delle strutture.

Allarme per la categoria

Medici e infermieri si ritrovano sempre più spesso bersaglio di aggressioni. Episodi simili, nel giro di pochi giorni, portano con sé un messaggio chiaro, la sicurezza di chi opera negli ospedali è seriamente compromessa.


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