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Ursula von der Leyen: “Indipendenza dell’Ue, muro contro la Russia e sanzioni a Israele”

Le proposte lanciate nel corso dello Stato dell’Unione 2025 a Strasburgo

di Lino Sasso -


“Questo deve essere il momento dell’indipendenza dell’Europa”: con queste parole Ursula von der Leyen ha aperto il suo discorso sullo Stato dell’Unione 2025 davanti al Parlamento europeo. La presidente della Commissione ha lanciato un appello forte all’unità europea, chiedendo coraggio e responsabilità politica in una fase segnata dalla guerra in Ucraina e dalle tensioni con la Russia. Von der Leyen ha ricordato che l’UE ha superato prove complesse – dalla pandemia al piano di ripresa economica, dalla difesa comune alla sicurezza energetica – grazie alla coesione: “Ogni volta l’Europa è rimasta unita e ce l’ha fatta. Ora dobbiamo fare lo stesso”. La presidente ha posto una domanda centrale: “Abbiamo l’unità e il senso di urgenza necessari, o vogliamo restare paralizzati dalle divisioni?”.

Europa e guerra in Ucraina

Il cuore del discorso sullo Stato dell’Unione è stato il sostegno a Kiev. Von der Leyen ha denunciato i crimini russi, ricordando l’attacco a Donetsk che ha ucciso oltre 20 civili. “Il messaggio di Mosca è chiaro. Anche la nostra risposta deve esserlo”. L’Europa, ha sottolineato, ha già stanziato 170 miliardi di euro di aiuti militari e finanziari all’Ucraina. “Ne serviranno di più, e non possono essere solo i contribuenti europei a sopportarne il peso”, ha detto, chiedendo un maggiore coinvolgimento dei partner internazionali. Uno dei momenti più forti del discorso è stato il riferimento alla violazione spietata e senza precedenti dello spazio aereo polacco da parte di oltre dieci droni russi Shahed. “L’Europa esprime piena solidarietà alla Polonia”, ha dichiarato von der Leyen, ricevendo una standing ovation dall’Aula.

Nuove sanzioni UE contro la Russia

La presidente della Commissione ha confermato che è in preparazione il 19° pacchetto di sanzioni UE contro la Russia. Tra le misure al vaglio:
• accelerazione dell’eliminazione dei combustibili fossili russi,
• contrasto alla cosiddetta “flotta ombra” usata per eludere le restrizioni,
• maggiori controlli sui rapporti con i Paesi terzi.

“Dobbiamo fare più pressione sulla Russia affinché si sieda al tavolo dei negoziati”, ha ribadito.

Europa indipendente e democratica

Von der Leyen ha insistito sulla necessità di rafforzare l’indipendenza europea, non solo sul piano energetico e militare ma anche su quello politico e democratico: “L’Europa sta lottando per la pace e la democrazia, per la libertà e la capacità di determinare il nostro destino. Il mondo di oggi non perdona l’immobilismo”. Il discorso sullo Stato dell’Unione 2025 ha segnato una delle ultime grandi occasioni per Ursula von der Leyen di fissare la rotta dell’UE prima delle prossime elezioni europee. “Il mio appello oggi è un appello all’unità. Tra Stati membri, istituzioni e forze democratiche. È l’unico modo per difendere la nostra indipendenza e i valori su cui si fonda l’Unione europea”.

Il fronte israeliano

La von der Leyen si è poi spostata su un altro fronte fronte caldo, quello mediorientale, con una condanna al governo di Tel Aviv: “Ciò che sta accadendo a Gaza è inaccettabile. Ma la situazione è bloccata senza una maggioranza”, ha detto, auspicando di riuscire a superare l’attuale situazione di stallo. “Per questo proporremo di sospendere il nostro sostegno bilaterale a Israele”, ha aggiunto von der Leyen che ha anche lanciato l’ipotesi di procedere con “sanzioni contro i ministri estremisti e contro i coloni violenti”.


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