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Cronaca

GRAVI INDIZI DI REATO – Mistero in alto mare: che fine ha fatto Amy Bradley?

di Francesca Petrosillo -


Amy Lynn Bradley scompare misteriosamente durante una crociera nei Caraibi nel marzo del 1998. La giovane statunitense di 23 anni viaggiava con i genitori e il fratello a bordo della Rhapsody of the Seas. La partenza dalla Virginia segna l’inizio di una vacanza che dovrebbe essere spensierata. Amy è appena laureata, sportiva, giocatrice di basket, appassionata di nuoto e amante della vita all’aperto. Ha piani per il futuro e l’entusiasmo di chi vede la propria strada davanti a sé.

La notte tra il 23 e il 24 marzo, la nave è diretta a Curaçao. Amy trascorre ore al nightclub insieme al fratello Brad e ad alcuni musicisti di bordo. Dopo le 3:30 rientra in cabina, poi esce a prendere aria sul balcone. Alle 5:30 il padre Ron la nota ancora distesa su una sedia. Solo mezz’ora dopo, quando torna a guardare, Amy non c’è più. La porta del balcone è aperta, i suoi sandali rimangono lì, ma di lei non resta traccia.

I familiari lanciano immediatamente l’allarme e chiedono che nessun passeggero lasci la nave. L’equipaggio però minimizza e permette lo sbarco. Quando inizia la ricerca a bordo, centinaia di persone hanno già lasciato la nave. Intanto la notizia corre veloce e le autorità locali avviano le indagini.

Per quattro giorni, la guardia costiera delle Antille Olandesi ispeziona mare e cielo. Nessun segno di Amy. Le ipotesi si moltiplicano. L’incidente sembra improbabile: Amy è una nuotatrice esperta; L’idea del suicidio non regge, ha progetti concreti, affetti e un cane che l’attende a casa. Resta la possibilità del rapimento.

Più testimoni affermano di averla vista successivamente a Curaçao, a Barbados e persino a San Francisco. Un ex marine racconta addirittura di averla incontrata in un bordello, dove la giovane chiedeva aiuto con disperazione. Nel 2005 appare online una fotografia enigmatica: una ragazza seminuda, con tatuaggi identici a quelli di Amy. L’immagine accende le speranze, ma non porta certezze. L’FBI interroga testimoni, segue piste, sottopone a poligrafo il musicista Alister “Yellow” Douglas, ultimo visto con lei. Nessuna prova definitiva emerge. La famiglia non smette di cercare. Offre una ricompensa fino a 250.000 dollari, mantiene alta l’attenzione pubblica e chiede giustizia.

Nel 2025, la docuserie Netflix “Amy Bradley Is Missing” riporta il caso sotto i riflettori. Celebrità come Kim Kardashian condividono appelli, gli investigatori invitano a farsi avanti chiunque ricordi dettagli rimasti sepolti.
A quasi trent’anni di distanza, la sorte di Amy Lynn Bradley resta avvolta nel mistero. La sua storia continua a generare numerose domande che oscillano tra il mare, che sembra averla inghiottita, e la perseveranza di una famiglia che spera di riabbracciarla ancora.


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