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Cronaca

Blitz all’alba a Foggia: arrestato il latitante Leonardo Gesualdo

di Francesca Petrosillo -


Leonardo Gesualdo, 39 anni, considerato uno dei principali esponenti della criminalità organizzata foggiana e inserito nella lista dei latitanti più pericolosi d’Italia. È stato catturato dai carabinieri all’alba di oggi. L’operazione, condotta dai militari del Gruppo d’intervento speciale (Gis), si è svolta alla periferia di Foggia, dove l’uomo si nascondeva in un’abitazione utilizzata come rifugio.

La cattura di Leonardo Gesualdo

L’irruzione è avvenuta nel cuore della notte: gli agenti hanno fatto esplodere le porte d’ingresso per accedere all’interno del covo e sorprendere il ricercato nel sonno. Gesualdo, colto completamente impreparato, non ha opposto alcuna resistenza. Si è consegnato immediatamente ai militari. Durante la perquisizione dell’appartamento, è stata rinvenuta una pistola semiautomatica con sei proiettili già inseriti nel caricatore, presumibilmente pronta all’uso.

Era ricercato dal 2020

Leonardo Gesualdo era ricercato dal 2020, quando era riuscito a far perdere le proprie tracce dopo essere stato condannato in primo grado a dodici anni di reclusione per associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti, il 39enne avrebbe avuto un ruolo di primo piano all’interno della “Società foggiana”, la struttura criminale che da anni controlla numerosi traffici illeciti nel territorio del capoluogo e della provincia, tra estorsioni, traffico di droga e riciclaggio di denaro.

La lotta alla criminalità organizzata

La cattura del latitante rappresenta un colpo importante per le forze dell’ordine impegnate nel contrasto alla criminalità organizzata pugliese. L’operazione, pianificata da tempo, è stata portata a termine grazie a un’intensa attività di intelligence e di sorveglianza sul territorio, che ha permesso di individuare con precisione il nascondiglio del ricercato.

Il successo dell’azione dei carabinieri arriva a pochi giorni da un’altra importante cattura in Puglia: quella di Tommaso Morra, latitante di Cerignola, fermato dopo anni di fuga. Le autorità giudiziarie sottolineano come questi risultati dimostrino l’efficacia della collaborazione tra reparti speciali e procure antimafia nella lotta alle organizzazioni criminali radicate nel territorio foggiano.


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