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Economia

Manovra: sì dalle banche al governo su nuovo contributo

L'annuncio dell'Abi, l'intesa vale fino a 2,8 miliardi

di Maria Graziosi -


Le banche hanno detto sì: via libera dall’Abi al contributo chiesto dal governo per la manovra. L’annuncio in una nota dell’associazione delle banche italiane. Questa mattina, le parole che rendono conto della riunione tenutasi nella serata di ieri. E che, accettando di tendere la mano all’esecutivo, scioglie i nodi del bilancio. Dall’intesa potrebbero arrivare nella casse dello Stato poco meno di tre miliardi. Utili, utilissimi, a Giorgetti per ridisegnare misure e assegnare coperture alla manovra.

Il sì delle banche verso la manovra

Ieri sera, intorno alle 21, si è riunito il comitato esecutivo dell’Abi. Che ha approvato all’unanimità la relazione letta dal direttore Marco Elio Rottigni. A lui, infatti, i soci avevano dato mandato di approfondire gli aspetti relativi all’accordo già siglato un anno fa e la fattibilità di erogare un ulteriore contributo. Il comitato, fanno sapere dall’Abi, “ha approvato all’unanimità di proseguire in via straordinaria nei contributi poliennali al Bilancio dello Stato, nella stessa logica concordata lo scorso anno, per il rilancio dell’economia e per la solidarietà sociale”.

Quanto vale l’accordo

Il sì delle banche al governo in vista della manovra ha un prezzo. Ma, soprattutto, un valore. Stando alle prime indiscrezioni, l’accordo sarebbe stato raggiunto attorno a una cifra che non supera i tre miliardi di euro. Si dovrebbe andare verso un’intesa a 2,8 miliardi. Un po’ di più del minimo preventivato, molto meno dell’asticella fissata a cinque miliardi dalle anime più “oltranziste” del governo (leggi Lega). Su questa cifra si cuce, insieme al rapporto con le banche, anche un’altra divisione all’interno della compagine di governo. Con Forza Italia che escludeva ogni tassa e il Carroccio che invece avrebbe voluto accelerare sugli extraprofitti.


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