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Attualità

L’autunno degli studenti si chiama No Meloni Day

di Angelo Vitale -

Scontri con la polizia durante l'assalto al palazzo sede della Città Metropolitana di Torino


L’autunno degli studenti si intitola No Meloni Day. In varie città italiane – Bologna, Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari, Cagliari – i cortei di una giornata di protesta organizzata contro il governo e le sue politiche.

No Meloni Day

Un’iniziativa preannunciata giorni fa alla Sapienza di Roma dal ritorno nelle strade dei fantocci della premier. A Genova da un manifesto che la raffigurava con Matteo Salvini, Donald Trump e Netanyahu e la scritta “Quarto Reich”.

A Bologna, la manifestazione nella storica piazza Verdi, con centinaia di studenti. La denuncia del degrado delle scuole e delle università, dei tagli al diritto allo studio, della scelta politica del governo di sostenere spese militari piuttosto che l’istruzione pubblica. Manifesti con critiche contro Giorgia Meloni e la ministra Bernini, il tentativo di raggiungere i ministri ospiti dell’Assemblea Anci, la condanna di Fratelli d’Italia per “la violenza verbale e simbolica”.

A Roma, la protesta studentesca con slogan forti contro le politiche dell’esecutivo. A Milano 1500 persone in piazza con striscioni contro il governo “del genocidio e del fossile”, denunciando il “massacro in corso” a Gaza. A Napoli e Torino – qui, pure agenti di polizia feriti nei tafferugli, “Meloni appesa” la scritta comparsa davanti alle Ogr dove è sfilato il corteo. -, manifestazioni con tratti simili, richiami alla
giustizia sociale, la richiesta di maggiori investimenti per una scuola oggi definita “aziendalizzata” e per il welfare.

Le reazioni

Dal fronte politico della maggioranza, una risposta dura. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno denunciato “la violenza come metodo” e hanno chiesto una ferma condanna delle intimidazioni.

Dalle opposizioni, la solidarietà alle mobilitazioni studentesche, definite “una risposta legittima alla crisi sociale e politica”. Con il Pd a sottolineare “un malessere diffuso da ascoltare” e i 5Stelle a criticare la mancanza di proposte concrete per i giovani.

Sostegno al No Meloni Day anche dalla Cgil, che si prepara allo sciopero generale del 12 dicembre. Fino ad allora, facile ipotizzare che le strade continueranno ad animarsi di questa variegata protesta giovanile e studentesca che coniuga temi nazionali e internazionali avendo come unico obiettivo il governo. Tra due settimane, occasione propizia di quest’autunno caldo anche il corteo nazionale previsto a Roma il 29 novembre.

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