Natale al Rivoli Boutique Hotel tra presepi, fede e solidarietà
Il Natale al Rivoli Firenze tra presepi e artigianato
Al Rivoli Boutique Hotel di Firenze il Natale prende forma in silenzio, tra luci basse e scene in miniatura. Da quattordici edizioni l’albergo ospita la mostra dei presepi di Claudio Ladurini, artigiano di Fiumalbo che costruisce piccoli mondi popolati da case, montagne, botteghe, personaggi in movimento mentre la Natività osserva tutto dal centro. Il suo laboratorio viaggia in valigia e per alcune settimane si ferma in questo angolo di Santa Maria Novella.
Quest’anno il percorso aggiunge una sorpresa. Nel salotto dell’hotel arrivano oltre settanta rappresentazioni della Natività raccolte in anni di ministero da padre Graziano, parroco della basilica a pochi passi dal Rivoli. Dimensioni ridotte, in alcuni casi quasi invisibili, materiali provenienti da molti Paesi: legno, carta, stoffe, fibre intrecciate, terracotta essenziale. Ogni pezzo racconta un luogo e un modo diverso di immaginare la stessa storia.
Presepi dal mondo al Rivoli Firenze
La collezione privata di Santa Maria Novella invita chi entra a rallentare. I viaggiatori tornano dalle vie del centro, appoggiano giacche e borse e seguono questo giro del mondo in scala ridotta. Uno scaffale con presepi sudamericani, una natività africana, una scena europea chiusa in una campana di vetro. Firenze diventa crocevia di culture e allo stesso tempo riafferma una tradizione di arte sacra, nel quartiere che vive all’ombra del campanile.
Il legame tra Rivoli Boutique Hotel e città passa proprio da qui. La famiglia Caridi sceglie i presepi come linguaggio per dialogare con ospiti e fiorentini.
La partecipazione all’iniziativa “Metti un presepe in vetrina”, promossa dal vicariato di San Giovanni, crea una mappa urbana: vetrine, portoni, laboratori espongono una Natività e trasformano la passeggiata natalizia in un percorso tra segni antichi e gesti quotidiani.
Solidarietà e Natale
In questo contesto il viaggio prende due direzioni. Da un lato quello del turista, che scopre un albergo con chiostro, salotti, opere d’arte e sente di far parte, anche per pochi giorni, di un quartiere reale. Dall’altro quello ideale che unisce fede e solidarietà. Accanto ai presepi, infatti, il Rivoli sostiene la Fondazione Tommasino Bacciotti, impegnata ad accogliere le famiglie dei bambini in cura al Meyer.
Dal 6 dicembre al 6 gennaio le offerte lasciate dai visitatori davanti alla mostra si sommano a un contributo uguale dell’hotel e raggiungono la Fondazione.
L’ospitalità diventa così gesto concreto: le camere del Rivoli accolgono chi viaggia, le case della Fondazione accolgono chi affronta la malattia di un figlio e cerca un luogo protetto. La stessa idea di “stare” insieme, declinata in due scenari diversi.
Per chi sceglie Firenze nel periodo delle feste, una sosta al Rivoli Boutique Hotel offre più di un indirizzo per dormire.
Nel cortile, tra luci e presepi, si intrecciano storie di famiglia, di quartiere, di comunità. Il viaggio diventa ascolto e la città assume volto, voce, memoria condivisa viva.
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