I custodi del Fuoco: la fiamma olimpica è arrivata in Italia
L’arrivo della fiamma olimpica in Italia
La fiamma olimpica non è solo un simbolo: è un cuore che batte, un richiamo antico che attraversa il tempo e si riaccende oggi per Milano-Cortina 2026. Quando è stata accolta al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella, il suo bagliore ha illuminato non solo il Cortile d’Onore, ma l’anima di un Paese intero. L’accensione del braciere da parte del Capo dello Stato ha trasformato quel momento in un invito alla pace, alla tregua olimpica, alla fine di ogni forma di discriminazione. Un gesto semplice e solenne, che ricorda che lo sport è uno dei pochi linguaggi capaci di unire davvero i popoli.
Il viaggio della torcia verso Milano-Cortina 2026
Da Roma partirà domani, 6 dicembre, un viaggio di 12.000 km: un filo di luce che attraverserà 110 province e oltre 300 comuni. Sessantatré giorni di cammino per portare ovunque un messaggio di concordia, di dialogo, di speranza. In ogni città la torcia diventerà un ponte, un’energia che passa di mano in mano per raccontare che l’eccellenza non è competizione cieca, ma un atto d’amore verso sé stessi e verso gli altri.
Lo spirito dei Giochi e la promessa dell’Italia
Kirsty Coventry, presidente del CIO, lo ha detto con emozione: “Vedere la fiamma arrivare a Roma mi ha commossa. La creatività e il coraggio del popolo italiano sono il vero spirito dei Giochi”. E nei suoi occhi c’era la stessa luce che oggi arde nella torcia. Perché questa fiamma non è solo il preludio dei Giochi: è la promessa che l’Italia farà brillare la sua passione oltre i confini, ispirando nuove generazioni a credere nei propri sogni. A Milano il 6 febbraio 2026 si accenderà il braciere finale, ma il viaggio più importante è quello che la fiamma accende dentro di noi.
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