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Cronaca

Pescatore 60enne disperso in mare in zona Punta Sabbioni

Lotta contro il tempo, cresce l'apprensione per il pescatore sessantenne disperso in mare a Punta Sabbioni.

di Gianluca Pascutti -


Un uomo risulta disperso in mare da questa mattina. I soccorritori hanno ritrovato ribaltata la piccola barca in vetroresina di circa 3 metri, con cui l’uomo era uscito nella notte per una battuta di pesca, a poca distanza da Punta Sabbioni, nella zona della secca conosciuta come Bacan, luogo spesso insidioso per chi naviga.

L’allarme in mattinata

A lanciare l’allarme, non vedendolo rientrare a casa, è stato un familiare che ha subito contattato la Capitaneria di Porto di Venezia. In pochissimo tempo sono scattate le ricerche coordinate dalla Guardia Costiera di Venezia. Diverse sono le motovedette e le imbarcazioni impegnate nella ricerca. Vigili del Fuoco e amici del pescatore disperso stanno battendo palmo a palmo la zona in cui si presume l’uomo abbia avuto l’incidente, mentre cresce l’ansia tra i conoscenti e i residenti della comunità locale.

Le ricerche

Le operazioni di soccorso proseguono senza sosta e con crescente apprensione. I vigili del fuoco sono impegnati con due imbarcazioni partite dalla sede del Centro Storico, affiancati dal Nucleo regionale Sommozzatori, chiamato a scandagliare le acque in condizioni difficili e con visibilità ridotta. A supporto è stata inviata dal comando di Padova la motobarca Hydra, dotata di sofisticato ecoscandaglio, strumento indispensabile per individuare eventuali tracce sotto la superficie e rendere più mirata l’azione dei soccorritori.

Anche i droni in volo

Parallelamente, il nucleo regionale SAPR, specializzato nell’impiego di droni, sta effettuando una perlustrazione aerea dell’area, con la possibilità di localizzare anche il segnale di un telefono cellulare, elemento che potrebbe rivelarsi decisivo per restringere il campo delle ricerche e dare un nuovo impulso alle operazioni.

Cresce la preoccupazione

Nonostante l’impegno congiunto delle diverse forze in campo e l’impiego di mezzi tecnologicamente avanzati, l’esito delle ricerche rimane, fino a questo momento, purtroppo negativo. L’attesa cresce e con essa la preoccupazione, mentre ogni minuto che passa rende più urgente e drammatico il lavoro dei soccorritori, che continuano a operare con determinazione nella speranza di un esito positivo.


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