“Altro che Pinocchio, al massimo siamo il Grillo Parlante”: Lupi risponde a Tajani e rilancia sulla manovra
“Altro che Pinocchio, al massimo siamo il Grillo Parlante”: Lupi risponde a Tajani e rilancia sulla manovra
Dopo la polemica dei giorni scorsi con Antonio Tajani, che lo aveva definito ironicamente “Pinocchio”, Maurizio Lupi torna a parlare di manovra economica e di coesione nella maggioranza. Il leader di Noi Moderati ha scelto toni pacati ma decisi, trasformando la lite con il ministro degli Esteri in un’occasione per ribadire la posizione del suo partito all’interno del Centrodestra.
“In Collodi c’è una figura meravigliosa che è quella del grillo parlante. Forse a Noi Moderati spetta anche questo ruolo all’interno del Centrodestra, cioè ricordare che quando si decide una cosa tutti insieme l’abbiamo decisa perché la condividevamo. No alle tasse sugli extra profitti alle banche perché non esistono gli extra profitti, non sono profitti. Sì a chiedere un contributo importante per i fondi alla sanità e per aumentare gli stipendi, quelli più poveri.”
Lupi ha poi spiegato che nella legge di bilancio ci sarà “come sempre un confronto con la maggioranza per migliorare il testo”, ribadendo il suo impegno su temi concreti come famiglia, sanità e istruzione.
“Noi vogliamo che i libri di scuola, in particolare nelle scuole superiori, siano portati a detrazione. È un segnale di attenzione verso le famiglie: le spese che una famiglia sostiene non sono solo un costo per essa, ma anche per lo Stato.”
Per Lupi, la manovra deve diventare uno strumento di equilibrio sociale, con meno tasse “simboliche” e più risorse destinate a chi ha meno. Nei suoi tre anni di lavoro politico, ha ricordato, “abbiamo già messo tre miliardi per le politiche familiari”.
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