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Stangata Rca, l’assicurazione costa il 7,9% in più. Consumatori infuriati: “Una vergognosa stangata”

Assicurazione, quanto ci costi. Quasi otto punti in più. L’Ivass snocciola i dati e certifica, a ottobre, un aumento dei premi Rca pari al 7,9 per cento rispetto al 2022. Al netto dell’inflazione, cioè considerando invece che l’aumento nominale quello reale, gli aumenti si rimpiccioliscono ma di poco: +6,2%. I numeri arrivano dall’inchiesta condotta dall’istituto di vigilanza sulle assicurazioni, in base ai prezzi effettivi per la Rca sui contratti sottoscritti a ottobre. Il premio medio che gli italiani hanno pagato a ottobre, in soldoni, è pari a 388 euro. Il premio medio effettivo dell’assicurazione, per macroaree, è più pesante al Centro dove raggiunge i 424 euro di media mentre al Sud scende, di pochissimo, attestandosi sui 413 euro medi. Il differenziale tra Napoli, dove si paga di più, e Aosta, dove si paga di meno, è ampio quanto un oceano. Secondo i numeri Ivass, infatti, si attesta a 239 euro. Rimane stabile ma resta fin troppo sproporzionato.

Le cifre Ivass hanno fatto infuriare i consumatori. L’Unc parte lancia in resta e parla di “vergogna”. Il presidente dell’Unione nazionale dei consumatori Massimiliano Dona tuona: “Un prezzo che non si registrava dall’ottobre del 2019 quando era pari a 403,96. Un rialzo del tutto spropositato, che non trova alcuna giustificazione, se non la volontà di aumentare i profitti a scapito delle famiglie. Anche sul fronte del differenziale tra città virtuose come Aosta e Napoli non si registra alcun miglioramento”. Anche il Codacons è indispettito: “L’aumento dei prezzi delle polizze del +7,9% porta il costo medio dell`Rc auto a quota 388 euro a ottobre. Questo equivale ad un incremento di circa +28 euro a polizza rispetto allo scorso anno, ma se si considera che in Italia, in base all`ultimo dato fornito da Ivass, circolano 43 milioni i veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di autovetture, la stangata sull`Rc auto solo per la categoria degli automobilisti raggiungere la maxi-cifra di 910 milioni di euro”.