Economia

Asta flop per i diritti ma la trattativa tra Serie A e tv è appena cominciata

di Giovanni Vasso -

ESTERNO INTERNO SEDE LOGO LEGA SERIE A


Asta flop per i diritti tv della Serie A. La Lega puntava a superare il miliardo di euro, dalle televisioni sarebbero arrivate offerte che, come ha lasciato intendere il presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis, non avrebbero raggiunto che poco più della metà della soglia minima richiesta, addirittura inferiori ai 600 milioni di euro. Tutto da rifare, dunque. Si andrà a trattativa privata. In ballo ci sono i diritti tv per i prossimi cinque anni, dal 2024 fino al 2029. Il fatto che la prima asta sia andata buca non sembra aver sorpreso più di tanto i presidenti dei club di A. Che, in fondo, si aspettavano un’offerta bassa. Non fosse altro perché l’asta non rappresentava che l’inizio (vero) di una trattativa che stenta, per ora, a decollare.

Sulle cifre c’è il più assoluto riserbo. Anzi, vige un rigidissimo protocollo di segretezza. Quello che si sa è che la Lega punta a fare cassa, a “spremere” quanto più possibile dai diritti tv del campionato di calcio italiano. L’obiettivo è quello di superare il miliardo di euro, magari di raggiungere 1,15 miliardi. Sono tre le piattaforme in campo. La Rai, che pure inizialmente sembrava interessata ad acquisire i diritti di qualche incontro del campionato, s’è tirata indietro nelle scorse settimane. Restano Sky, che vuole giocare un ruolo da protagonista ma fa presente che s’è già svenata per la Champions; Dazn, che vorrebbe confermarsi broadcast del campionato italiano, che nel corso del tempo è diventato uno dei suoi core business; Mediaset che punta a trasmettere, in chiaro, una partita a giornata.

La trattativa inizierà, sul serio, giovedì prossimo. Sarebbe anche cominciata prima ma Claudio Lotito, nelle sue vesti di senatore, ha ottenuto un rinvio a causa dei suoi impegni politici in Molise, il collegio che l’ha eletto. Con ogni probabilità, sarà in questa sede, cioè nell’incontro tra tv e Lega, che si delineeranno i veri margini dell’affare.


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