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Attacchi a Kharkiv e Kherson, la Russia accelera

di Giorgio Brescia -


Nelle ultime ore, la Russia ha lanciato una serie di attacchi di intensità senza precedenti contro la città di Kharkiv e altre regioni ucraine. Secondo il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov, la città ha subito “l’attacco più pesante dall’inizio della guerra”, con almeno 40 esplosioni in poco tempo. Gli attacchi hanno coinvolto missili, droni Shahed e bombe aeree guidate; sarebbero stati lanciati almeno 48 droni Shahed, due missili e quattro bombe guidate solo su Kharkiv. Il bilancio provvisorio è di almeno tre morti e diciassette feriti nella città, con danni diffusi a edifici residenziali e infrastrutture.

Colpita anche Kherson

Oltre a Kharkiv, attacchi russi hanno colpito anche la città di Kherson, dove si registrano almeno due vittime, portando il totale delle vittime in queste due città ad almeno cinque. Nella notte tra il 5 e il 6 giugno, la Russia ha condotto bombardamenti massicci in nove regioni ucraine, tra cui Volinia, Leopoli, Ternopil, Kiev, Sumy, Poltava, Čerkasy, Černihiv e Chmelnyckyj. A Kiev, almeno tre persone sono morte a causa dei raid, che hanno coinvolto un numero elevatissimo di droni (407) e missili (45), di cui circa la metà sono stati intercettati dalla difesa aerea ucraina.

Gli attacchi non si sono limitati a Kharkiv e Kiev. Sono state colpite anche altre città e regioni, tra cui Odessa, Lutsk, Poltava e Chernihiv. In queste aree, oltre ai danni materiali, si registrano vittime e feriti tra la popolazione civile e le squadre di soccorso. In particolare, nella regione di Odessa, attacchi di droni hanno distrutto infrastrutture logistiche, come una filiale dell’operatore postale Nova Poshta.

Cosa è successo: la dinamica e la portata degli attacchi

Gli attacchi russi sono stati caratterizzati da un uso massiccio e combinato di droni d’attacco, missili balistici e da crociera, bombe guidate e armi ad alta precisione lanciate da piattaforme aeree, navali e terrestri. Secondo le autorità ucraine, si tratta di uno dei più grandi attacchi combinati dall’inizio della guerra, sia per numero di armamenti impiegati che per l’ampiezza geografica dei bersagli.

La strategia della Russia

L’intensificazione degli attacchi su Kharkiv, Kiev e altre città mira a logorare la resistenza ucraina, colpendo infrastrutture critiche, civili e servizi essenziali. L’uso simultaneo di droni e missili serve a saturare le difese aeree ucraine, aumentando le probabilità di successo degli attacchi.

L’obiettivo è politico e negoziale, l’escalation militare avviene in un momento di trattative, la Russia intende rafforzare la propria posizione negoziale mostrando forza e capacità di colpire duramente l’Ucraina.


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