Attualità

Il ban ai viaggi di Trump preoccupa i petrolieri

di Giovanni Vasso -


I petrolieri sono molto preoccupati a causa del ban di Donald Trump ai viaggi negli States per i residenti in dodici Paesi del mondo. E lo sono perché alcuni di questi Stati sono centrali per la produzione petrolifera e per le strategie delle aziende del settore a cominciare proprio da quelle americane. Il divieto di Trump arriva come una tegola per le imprese che operano negli scenari africani “toccati” dal provvedimento. Che arriva con un tempismo da manuale. Ma c’è (anche) un altro problema. Che riguarda l’Italia da molto vicino dal momento che, come rileva in una nota Federpetroli, il ban ai viaggi coinvolge Paesi africani coinvolti nelle strategie del Piano Mattei. “Grande preoccupazione per le aziende dell’indotto Oil & Gas per il divieto di ingresso negli Stati Uniti da parte del Presidente Donald Trump ai cittadini di Afghanistan, Myanmar, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen”, si legge nella nota dell’organizzazione. Che spiega: “Parte dei paesi sono interessati da attività petrolifera nella costruzione, sviluppo ed estrazione di risorse energetiche quali petrolio e gas. Non ultima l’americana Weatherford che ha annunciato il ritorno sui campi petroliferi della Libia”. Il presidente Michele Marsiglia mette tutti sull’avviso: “La situazione è preoccupante, i paesi inseriti in questa sorta di black-list sono principali aree di investimento, anche di aziende italiane, non solo la Libiaper il nostro paese di fondamentale importanza ma il Congo, l’Iran ed altri che occupano un ruolo importante anche per la costruzione di strutture civili per le popolazioni dei luoghi”. E quindi aggiunge: “La maggior preoccupazione in queste ore è quella che alcuni paesi, principalmente del continente africano sono eccellenza di sviluppo economico, industriale e sociale del Piano Mattei per l’Africa voluto dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, missione principale dei prossimi anni per l’Italia e le aziende coinvolte”. Insomma, il ban di Trump preoccupa tutti. E non solo in America.


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