Bar di Torino impone limiti di tempo al tavolo: scoppia il dibattito tra clienti e gestori
In uno storico bar di torino ci si siede al tavolo con tempi ben precisi in base alle consumazioni.
Un bar di Torino è il cuore pulsante della polemica che ha investito la città negli ultimi giorni. Il protagonista è un Bar storico del quartiere Crocetta, che ha deciso di esporre un cartello con tempi di permanenza precisi per ogni tipo di consumazione. Un gesto che ha acceso il dibattito tra chi lo considera un atto di trasparenza e chi lo vive come una limitazione alla libertà del cliente.
Tempi scanditi al minuto: il cartello che divide
Nel cartello affisso all’ingresso e all’interno del locale si legge: “Gentile clientela, vi informiamo sui tempi di permanenza al tavolo”. Seguono indicazioni dettagliate:
- 15 minuti per il caffè
- 20 minuti per colazione o merenda
- 45 minuti per il pranzo
- 60 minuti per l’aperitivo
La stessa comunicazione è stata estesa alle altre due sedi del bar, situate in corso De Gasperi e corso Racconigi. L’obiettivo dichiarato dai gestori è quello di garantire una rotazione più fluida dei tavoli, soprattutto nelle ore di punta.
Reazioni contrastanti: tra ironia e approvazione
La foto del cartello è stata condivisa sui social, dove ha generato centinaia di commenti. Alcuni utenti hanno apprezzato la chiarezza dell’iniziativa, ritenendola preferibile a sollecitazioni indirette. Altri, invece, hanno ironizzato parlando di “cronometro al tavolo” o “ristorazione a tempo”, criticando la rigidità del sistema.
Assoutenti: nessuna norma impone limiti
L’associazione Assoutenti è intervenuta chiarendo che non esiste alcuna legge che imponga tempi di permanenza nei locali pubblici. Secondo l’associazione, l’unico criterio valido resta quello del buon senso, sia da parte dei gestori che dei clienti.
Un segnale dei tempi
I bar si trovano spesso a gestire flussi intensi di clientela, soprattutto in zone centrali o universitarie. In questo contesto, la scelta di regolamentare la permanenza può essere letta come una risposta pragmatica alle esigenze di servizio.
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