Esteri

Bella Ciao sul proiettile, Trump: “Pena di morte per Tyler Robinson”

Il presidente: "Era come un figlio, sarò ai suoi funerali"

di Cristiana Flaminio -


Su uno dei proiettili utilizzati da Tyler Robinson sarebbe stata citata “Bella Ciao”. La hit più amata dagli antifascisti liberal di mezzo mondo. A cui, peraltro, non è stata svelata dalla Resistenza, del resto è notorio che i partigiani non la cantarono mai, ma da una serie Tv, La Casa di Carta. La tentazione sarebbe quella di definirlo un “antifascismo di carta” o, comunque, aggiornato allo streaming. Il guaio, vero, è che ha sparso sangue su cui si continua a giocare una guerra di opinione che non fa onore proprio a nessuno.

“Bella ciao sui proiettili di Tyler Robinson” parla il governatore

Spencer Cox, governatore dello Stato dello Utah, ha reso noti alcuni dettagli relativi alle indagini che hanno portato gli agenti dell’Fbi a chiudere il cerchio prima, e ad arrestare poi, il presunto assassino dell’astro nascente della destra Maga americana Charlie Kirk. “Hey fascista, prendi questo!”. E, appunto, su un altro proiettile avrebbe inciso “Bella Ciao”. I colpi scoperti sono quelli inesplosi, rinvenuti nei pressi della Utah Valley University dove s’è consumato l’omicidio dell’attivista conservatore.

Trump è una furia

Per il presidente americano, Charlie Kirk era “come un figlio”. E, per dare un segnale forte, l’inquilino della Casa Bianca – scampato anche lui a un attentato solo per miracolo – ha chiesto che venga presa in considerazione l’idea di condannare Tyler Robinson alla pena di morte. “Immagino che verrà dichiarato colpevole e spero che venga condannato a morte”, ha affermato il presidente Usa a Fox News. Dove ha aggiunto: “Parteciperò anche al funerale di un grande gentiluomo di nome Charlie Kirk, che non dovrebbe essere in questo momento in stato di grazia. Dovrebbe essere lì davanti al pubblico”.


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