Pirelli, passa il bilancio nonostante il “no” di Sinochem
Il braccio di ferro continua, la puntualizzazione di Mpi Italy
Pirelli, la Muraglia cinese non regge: passa il bilancio 2024. L’assemblea ha approvato il documento con il voto contrario della (foltissima) delegazione asiatica nominata da Sinochem nel consiglio d’amministrazione. Il “no” espresso dai consiglieri cinesi, però, non contesta i numeri del bilancio Pirelli 2024 bensì riferisce dissenso in merito al progressivo ridimensionamento chiesto alla multinazionale petrolchimica di Stato cinese per evitare all’azienda italiana di ritrovarsi fuori dal mercato americano a causa delle normative su tecnologie e dati sensibili in vigore negli Stati Uniti.
Il bilancio Pirelli
I numeri dell’assemblea, a cui ha preso parte l’86,27% del capitale sociale, riferiscono che il bilancio è stato approvato grazie ai sì espressi dal 57,07% del capitale rappresentato contro il voto contrario del 42,9% pari alla quota di capitale del 37,015% detenuta da Marco Polo International Italy, riferibile proprio a Sinochem. I numeri sono positivi per Pirelli. L’utile netto della capogruppo è stato pari a 302 milioni di euro mentre l’utile netto consolidato del gruppo s’è attestato a 501,1 milioni di euro. Cifre che hanno consentito all’assemblea di approvare (anche) la distribuzione di un dividendo da 25 centesimi ad azione per un totale complessivo di 250 milioni lordi. Il dividendo sarà pagato il 25 giugno prossimo. I soci inoltre hanno dato il via libera anche alla politica sulla remunerazione relativa al 2025 con circa l’80,09% del capitale presente. Infine, ha espresso il proprio parere favorevole alla relazione sui compensi corrisposti nell’esercizio 2024 con circa il 78,67% del capitale presente. L’assemblea ha poi, fanno sapere da Pirelli, anche approvato l’adozione del Piano di incentivazione monetario triennale 2025-2027 (Piano LTI) per il management del gruppo Pirelli con circa il 79,97% del capitale presente.
La posizione Sinochem
Il “no” al bilancio da parte dell’azionista cinese fa rumore. Perché si iscrive nella querelle ormai nota sul futuro dell’azienda e, in particolare, verso la sua permanenza nel mercato nord-americano. I cinesi, però, ci tengono a sottolineare le ragioni della loro opposizione e a spiegare che questa non è motivata dalla contestazione dei dati presenti nel bilancio stesso. “In merito al voto espresso oggi nell’assemblea degli azionisti di Pirelli – si legge in una nota , Mpi desidera ribadire che il proprio voto contrario all’approvazione del bilancio 2024 è esclusivamente dovuto all’informativa sul controllo e che non ha alcuna obiezione in merito ai dati contenuti nel bilancio 2024”.
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