California, dopo la battaglia urbana inizia quella legale
Il governatore democratico Newsom prova a mettere in difficoltà il presidente Trump
Il governatore democratico della California, Gavin Newsom, ha ribadito l’intenzione di citare in giudizio il presidente Donald Trump per la decisione di inviare la Guardia Nazionale nello Stato senza il consenso delle autorità locali.
La sfida del governatore della California Newsom
Il governatore ha accusato Trump di aver “soffiato sul fuoco e federalizzato illegalmente la Guardia Nazionale” attraverso il memorandum presidenziale firmato sabato scorso. “L’ordine non riguarda solo la California. Gli permetterà di intervenire in qualsiasi Stato. Lo trascineremo in tribunale”, ha scritto Newsom.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha incolpato il governatore “ribelle” di non aver “fatto nulla mentre scoppiavano disordini violenti a Los Angeles per giorni”. “Il capo della Polizia di Los Angeles ha persino detto che i disordini stavano sfuggendo al controllo – ha aggiunto – Il presidente Trump è intervenuto per mantenere l’ordine pubblico e proteggere gli edifici federali”.
I sindaci di Los Angeles e San Francisco
La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha esortato i concittadini a esercitare il loro diritto a protestare in modo pacifico per non “fare il gioco dell’amministrazione”.
“Tutti in questo Paese hanno diritto di far sentire la propria voce in modo pacifico e le forze dell’ordine a livello locale proteggeranno sempre questo diritto e i diritti di tutti nella nostra città. Ma non tollereremo mai comportamenti violenti e distruttivi”, ha avvertito il sindaco di San Francisco, Daniel Lurie.
Prove tecniche di distensione tra i duellanti Trump e Musk
Nella giornata di venerdì, secondo Politico, c’è stato un colloquio tra i consiglieri del presidente Donald Trump e di Elon Musk per arrivare a una de-escalation.
Torna alle notizie in home