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Attualità

Centenari d’Italia: il Paese che invecchia con grazia

di Marco Montini -


In Italia la longevità assomiglia sempre più a un filo d’oro che attraversa le generazioni, discreto ma tenace. Non è soltanto questione di anni raggiunti, ma di un percorso che si allunga, come se il BelPaese avesse affinato un suo modo particolare di accompagnare le persone nel tempo. Nei piccoli borghi e nelle grandi città, le vite che superano il secolo non sono rare apparizioni, ma testimonianze vive di una continuità che sorprende e incanta: storie che attraversano epoche, trasformazioni, memorie collettive. È un’Italia, insomma, che invecchia con grazia e determinazione, capace di custodire e far fiorire età un tempo considerate estreme.

I dati Istat

Un fenomeno che negli ultimi anni non si è affatto stoppato, come dimostrano i recenti dati Istat, secondo cui al primo gennaio 2025 i centenari residenti sono 23.548, oltre 2mila in più rispetto all’anno precedente quando se ne contavano 21.211; quasi l’83% è di sesso femminile. Rispetto all’inizio del 2009, quando erano 10.158, i centenari sono praticamente più che raddoppiati. La crescita in tale periodo non è stata sempre lineare, in particolare la flessione tra il 2015 e il 2019 si deve all’ingresso tra gli ultracentenari delle generazioni venute al mondo durante il primo conflitto mondiale, di minore consistenza numerica. Tornando ad oggi, i cittadini con almeno 105 anni di età (semi-supercentenari) sono 724, in aumento rispetto ai 654 dell’anno precedente. L’incremento è dovuto all’ingresso di 382 individui della coorte del 1919 che hanno più che compensato i 312 decessi avvenuti nel corso del 2024.

Il rapporto di genere tra i centenari d’Italia

Per quanto riguarda il rapporto di genere tra i semi-supercentenari, esso propende ancora di più a favore delle donne: sono infatti 657 (il 90,7% del totale) contro 67 uomini (9,3%). Mentre, gli anziani che, alla stessa data, hanno compiuto almeno 110 anni (supercentenari) sono 19, due unità in meno rispetto all’anno precedente. “A dimostrazione che sempre più persone negli anni raggiungono le età estreme della vita – rileva l’Istat -, tra il 2009 e il 2025 la quota relativa di individui che ha raggiunto i 105 anni sul totale della generazione di appartenenza è più che raddoppiata”. Nello specifico, circa 20 individui ogni 100mila hanno raggiunto i 105 anni nella coorte di nascita del 1903, valore che sale a quasi 50 nella coorte del 1919.

Quale il trend?

Si tratta di un’evoluzione in costante crescita, tranne un leggero calo che riguarda appunto le coorti della Prima Guerra Mondiale, quando una natalità molto più bassa e una mortalità infantile più alta hanno fatto sì che il contingente di persone che potesse raggiungere i 105 anni di età fosse in numero minore. Territorialmente parlando, invece, dove vivono i centanari d’Italia? Sono ripartiti in maniera eterogenea. In valore assoluto la presenza più alta si registra in Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna. In termini relativi, il Molise si colloca in cima alla graduatoria, con circa 61 centenari ogni 100mila residenti. Tuttavia, a parte questa regione, tenuto conto del suo numero contenuto di centenari, una posizione preminente in termini di longevità è quella espressa dalla Liguria, la regione storicamente a più forte invecchiamento del Paese, come evidenzia anche la più alta età media dei suoi residenti, giunta a sfiorare i 50 anni.


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