Croazia, 19enne bergamasco muore in un incidente con il quad
Pietro Adobati, un ragazzo di appena 19 anni originario di Nembro, in provincia di Bergamo, ha perso la vita nella serata di lunedì 29 luglio in un grave incidente stradale avvenuto sull’isola di Pag, precisamente nella località di Jakišnica, Croazia: il giovane, che si trovava sull’isola in compagnia di alcuni amici per festeggiare l’ultimo anno di scuola, è rimasto vittima di un drammatico schianto mentre si trovava alla guida di un quad.
Secondo quanto riportato dalle autorità croate che stanno indagando sulla dinamica dell’incidente, il quad su cui viaggiava Pietro avrebbe improvvisamente sbandato per cause ancora in fase di accertamento, finendo per invadere la corsia opposta della strada. Proprio in quell’istante sopraggiungeva un’automobile con targa tedesca, condotta da una donna di 44 anni. L’impatto è stato inevitabile: l’auto ha colpito il quad sul lato posteriore, provocando un urto violento che non ha lasciato scampo al giovane. Nonostante i soccorsi siano intervenuti sul posto con tempestività, per Pietro non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo, senza che i medici potessero tentare alcun intervento.
Muore alla guida di un quad in Croazia: indagini in corso per chiarire le responsabilità
Le autorità croate hanno immediatamente avviato un’inchiesta per ricostruire con esattezza quanto accaduto e determinare eventuali responsabilità. Resta ancora da chiarire cosa abbia provocato la sbandata del quad: se si sia trattato di una manovra errata, di un guasto tecnico o di un’imprudenza legata alla strada. Non si escludono, al momento, neppure fattori ambientali o l’eventuale concorso di altre cause esterne. La polizia stradale dell’isola di Pag ha effettuato i rilievi sul luogo dell’incidente e ha ascoltato alcuni testimoni, tra cui gli amici di Pietro, ancora sotto shock per l’accaduto.
La notizia della morte del giovane ha raggiunto in poche ore Nembro, dove Pietro era conosciuto e amato da molti, in particolare all’interno della comunità dell’oratorio San Filippo Neri, da lui frequentato sin da piccolo. A ricordarlo con parole cariche di emozione è stato don Matteo Cella, il parroco dell’oratorio, che ha voluto condividere sui social un pensiero struggente accompagnato da una foto del ragazzo sorridente, simbolo della vitalità e dell’allegria che lo caratterizzavano.
«Te ne sei andato via. Troppo presto, si direbbe. La strada, all’improvviso, ti ha costretto a una fuga in avanti. Questa volta sei solo di fronte al mistero. Non è da te. Ci hai lasciati tutti indietro e senza parole», scrive don Matteo nel suo messaggio di addio. «Da sempre-presente ti sei fatto assente. Da sorriso e ironia ti sei fatto silenzio. Adesso vorrei poter scattare una nuova foto con te e tutti i tuoi amici, sempre numerosi e chiassosi. Vorrei avere un nuovo momento per ritrarre la vitalità e la gioia. Vorrei poter condividere una nuova avventura. Ma mi restano solo una preghiera e una speranza», conclude il parroco, dando voce al dolore profondo che ha colpito la comunità oratoriana e l’intero paese di Nembro.
Le autorità italiane, attraverso il consolato, stanno fornendo assistenza alla famiglia di Pietro e collaborando con la polizia croata affinché si possa fare piena luce sull’incidente. I familiari, devastati dal dolore, si preparano ora a riportare a casa la salma del giovane per l’ultimo saluto.
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