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Politica

Cronologia dei precedenti scontri tra Quirinale e governo

di Redazione -


Le tensioni emerse negli ultimi giorni tra Palazzo Chigi e il Colle si inseriscono in una lunga storia di rapporti talvolta complessi. Ripercorrere i principali precedenti scontri tra Quirinale e governo aiuta a leggere l’attuale fase non come un’anomalia, ma come un momento ricorrente nella fisiologia – e talvolta patologia – delle istituzioni italiane.

1994: Scalfaro, Ruini e il primo governo Berlusconi

Il primo caso spesso richiamato riguarda Oscar Luigi Scalfaro e il governo Berlusconi I. Il cardinale Camillo Ruini ha raccontato che nel 1994 il Capo dello Stato lo invitò a pranzo al Quirinale chiedendogli aiuto per “far cadere il governo Berlusconi”. Un episodio che lo stesso Ruini ha confermato in un’intervista del 2024. Pur senza conseguenze formali, quel retroscena è tornato al centro del dibattito come simbolo di una stagione di forte frizione politica, in cui parte del centrodestra denunciò un Colle percepito come ostile.

2011: lo spread, le dimissioni di Berlusconi e il governo Monti

Un altro passaggio chiave nella storia dei precedenti scontri tra Quirinale e governo avviene nel 2011. Travolto dall’impennata dello spread e dalle tensioni sui mercati, Silvio Berlusconi rassegnò le dimissioni a novembre. Pochi giorni prima, appena una settimana, Giorgio Napolitano aveva nominato Mario Monti Senatore a vita e poi gli conferì l’incarico di formare un governo tecnico. In ambienti del centrodestra quella sequenza fu letta come il risultato di un “piano” del Quirinale per sostituire un esecutivo politicamente legittimato con un governo tecnico, alimentando l’accusa di un intervento eccessivo del Colle nel gioco politico.

2014: il tentato impeachment del M5S contro Napolitano

Nel gennaio 2014 il Movimento 5 Stelle depositò alla Camera una richiesta di messa in stato d’accusa nei confronti di Napolitano, accusandolo di “attentato alla Costituzione” e di abuso dei propri poteri. La procedura fu archiviata, ma segnò uno dei momenti di massima radicalità nel confronto tra una forza politica e il Presidente della Repubblica, fissando un precedente richiamato anni dopo contro Mattarella.

2018: il caso Savona e l’ipotesi di impeachment contro Mattarella

Nel 2018 lo scontro istituzionale si ripresenta con il governo giallo-verde. Il presidente Sergio Mattarella rifiuta di nominare Paolo Savona al ministero dell’Economia. La decisione spinge i 5 Stelle a evocare l’impeachment anche per Mattarella, accusato di aver ostacolato la volontà della maggioranza parlamentare. È uno degli snodi più evidenti nella serie di precedenti scontri tra Quirinale e governo, perché trasforma un atto tipico di garanzia costituzionale in terreno di durissimo conflitto politico.

Un filo rosso nei precedenti scontri tra governo e Quirinale

Dalle ombre del 1994 sul rapporto Scalfaro-Berlusconi, passando per la crisi dello spread del 2011 e il governo Monti, fino alle richieste di impeachment contro Napolitano e Mattarella, emerge un filo rosso. Ogni volta che il Colle esercita fino in fondo le proprie prerogative, una parte politica lo percepisce come un “intervento” oltre i propri confini.


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