Politica

Tajani: Marina e la famiglia Berlusconi saranno vicini a Forza Italia

di Giovanni Vasso -


Obiettivo: scavallare le Europee, possibilmente salvando quanto c’è da salvare. Forza Italia prova la missione impossibile: sopravvivere al suo fondatore, Silvio Berlusconi. L’organizzazione del partito, per il momento, dovrebbe competere in capo ad Antonio Tajani, coordinatore di Fi, vicepremier e ministro degli Esteri. Di lui si parla come di un traghettatore. In attesa di una nuova leadership forte. Una sfida nella sfida: sostituire Berlusconi, o almeno provarci, alla testa del partito che per primo ha portato, in Italia, un ruolo preponderante del leader non sarà per nulla facile.

La scelta di Antonio Tajani sarebbe quella di congelare uno status quo in attesa di nuovi equilibri. Da statuto, servirebbe un congresso. Aprire, oggi, una fase nuova del partito sarebbe una scommessa. Dal momento che, tra un anno, ci saranno le Europee che, nei piani iniziali, avrebbero dovuto rilanciare Forza Italia come perno chiave di un’alleanza Ue tra il Ppe e l’area di destra legata ai Conservatori di Giorgia Meloni.

Ma il futuro di Fi passerà, fatalmente, anche attraverso le vicende economiche del partito. Forza Italia, finora, è stata sostenuta direttamente da Berlusconi i cui eredi, oggi, vantano un credito nei confronti del partito stimato in circa 90 milioni. A complicare le cose, il fatto che la struttura politica attualmente graverebbe, ogni mese, per 200mila euro di ulteriore passivo sulle già esauste casse azzurre. Ciò sarebbe dovuto anche al fatto che troppi eletti, come è emerso nei giorni scorsi, risultano inadempienti nei confronti del loro stesso partito. Tajani, al momento, sarebbe l’unico capace di gestire una fase cruciale, in cui tutti gli scenari sono aperti e tante, forse troppe, sono le variabili da prendere in considerazione. La prima, non scontata ma “pesante”, è legata all’impegno della famiglia Berlusconi.

Stamattina Antonio Tajani, proprio lui, ha parlato in conferenza stampa del futuro del partito, a San Lorenzo in Lucina. “Non ci sarà mai un altro Silvio Berlusconi ma tutti insieme noi alzeremo la bandiera che aveva portato avanti e faremo in modo che nei prossimi anni, nei prossimi decenni, il pensiero di Berlusconi andrà avanti, le sue idee andranno avanti”. E ha citato Marina, la figlia primogenita del Cav, con la quale, ha spiegato il vicepremier di aver avuto una telefonata “in cui mi ha chiesto di ringraziare tutta Forza Italia per le manifestazioni di grande affetto che ha riversato su suo padre. Marina mi ha ribadito, nel rispetto dei ruoli, la stima, l’affetto e la vicinanza di tutta la sua famiglia a Forza Italia. Marina mi ha autorizzato a rendere pubblico questo colloquio telefonico”. Tajani ha ribadito che “il nome Berlusconi sarà sempre nel simbolo” di Forza Italia e che “tutto il nostro movimento politico è unito, nel nome di Silvio Berlusconi e tutti i nostri parlamentari sono impegnati a lavorare affinché il nostro partito si confermi un grande partito liberale, cristiano, europeista e atlantista”. “Noi – ha assicurato Tajani- andiamo avanti, non abbiamo paura del confronto”. La prima battaglia sarà proprio nel segno del Cav: “Ci batteremo in tutte le sede, dal governo, per arrivare ad avere le pensioni minime a mille euro, ricordando quello che voleva il nostro presidente”.

Infine, il traghettatore-coordinatore di Fi spegne sul nascere le speculazioni sulla tenuta della maggioranza: “Forza Italia continuerà a essere protagonista dell’azione di governo, sosterremo lealmente e costruttivamente il governo di centrodestra per realizzare i progetti di Berlusconi”.

 


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