Torino

Doctrix, Storie di donne sapienti e coraggiose’

di Redazione -


Nel Cortile del Palazzo del Rettorato di via Po 17, via Verdi 8, inaugura mercoledì 18 giugno alle ore 18, per rimanere aperta fino all’8 luglio, un’installazione interattiva multimediale dal titolo “Doctrix. Storie di donne sapienti e coraggiose”, prodotta dall’Università di Torino nell’ambito del progetto UniVerso. L’installazione è stata curata da Giulia Carluccio e Paola Novaria e firmata da AuroraMeccanica che ne ha seguito progettazione e regia e si riferisce ad alcune donne  che hanno fatto la storia dell’Università di Torino, attraverso un allestimento immersivo e sensoriale. Vuole essere la naturale evoluzione della ottocentesca Galleria dei Dotti, ricordando undici donne esemplari che hanno sfidato gli stereotipi dei loro tempi, contribuendo con il sapere, la scienza, l’impegno civile all’evoluzione culturale dell’università e della società medesime.

Il  visitatore è invitato a esplorare un percorso non lineare, fatto di luci, suoni e contenuti multimediali attivabili al tocco. Solo così, in una dimensione di prossimità e ascolto, il ritratto potrà ricomporsi e prendere ancora una volta la parola. Ogni figura rappresentata è un frammento di una più ampia narrazione, in cui si intrecciano epoche, lotte e discipline.

Le donne esemplari di cui sono proposti i ritratti sono :

Santa Caterina d’Alessandria, patrona degli studenti e di numerose università  europee dell’Occidente a partire dal tardo Medio Evo;

Rosa  Bonavia, una delle prime donne che frequentarono l’Università nel Settecento per sostenere l’esame abilitante la professione di levatrice presso la Facoltà di Chirurgia;

Maria Pellegrini Amoretti che, dopo gli studi in Filosofia, si dedicò privatamente agli studi in legge.

Maria Velleda Farné, di origine bolognese ma prima laureata a Torino nel 1878, per lo più residente a Roma, dove fu medica onoraria della Regina Margherita nel 1881. Dal 2002 è presente un suo ritratto in marmo nel Rettorato.

Lidia Poët, laureata a Torino nel 1881, prima avvocata d’Italia, che dovette attendere l’età di 65 anni per iscriversi all’albo degli avvocati

Amalia Guglielminetti, poetessa e scrittrice che si mosse tra Torino, Parigi e Roma e fu testimone della società internazionale del primo Novecento,  passando dalla Belle Époque al fascismo

Ada Prospero, filosofa, partigiana, educatrice e prima vicesindaca di Torino, sposa di Piero Gobetti nel 1923 e di cui tenne viva la memoria

Battistina Pizzardo, laureata in matematica nel 1925

Maria Adriana Prolo, pioniera e storica nella conservazione del materiale audiovisivo. A Lei si deve  la Fondazione del Museo Nazionale del Cinema

Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina nel 1986, laureatasi a Torino nel 1936

Fernanda Pivano, traduttrice, scrittrice, critica letteraria, saggista, laureata a Torino in Lettere e in Pedagogia.

“Doctrix – ha dichiarato la Prorettrice Giulia Carluccio – è contemporaneamente un omaggio, una riflessione e una presa di coscienza. Un tributo necessario a undici figure femminili che, in epoche diverse, hanno attraversato e trasformato  l’Università di Torino, arricchendosi con il loro sapere, sfidando vincoli culturali, pregiudizi e ostacoli sociali. Con Doctrix rendiamo visibile una memoria sommersa che interroga il nostro presente e invita  a istruire un sapere più aperto, più giusto e plurale. Il linguaggio scelto per questa narrazione, un allestimento multimediale immersivo, interattivo e sensoriale, è esso stesso un atto simbolico che supera la fissità della rappresentazione tradizionale e invita a un incontro attivo e partecipato. Le storie di Rosa Bonavia, Lidia Poët, Maria Adriana Prolo, Rita Levi Montalcini, Fernanda Pivano e di tutte le altre protagoniste di questa galleria non chiedono solo di essere ricordate, ma di diventare parte integrante della nostra identità istituzionale e collettiva”.

Mara Martellotta ilTorinese.it

Foto Lori Barozzino


Torna alle notizie in home